Se anche il Natale divide
A Rozzano è accaduto un episodio anomalo che, subito, si è vestito da “segno dei tempi”. Il preside di una scuola ha annullato la tradizione dei canti di Natale e li ha sostituiti con la “Festa d’inverno”, da celebrare a gennaio. La decisione è stata tutta sua, non era contemplata nei decreti del ministero dell’istruzione.
Per essere capaci di amare
Così, il preside si è trovato subito nella bufera. Per prima cosa, ha giustificato la sua decisione dicendo che “bisogna rispettare i ragazzi che hanno tradizioni religiose diverse dalla nostra”… Ma le reazioni che sono partite da quel fatto hanno qualcosa da insegnare anche a noi cristiani sullo stile che la fede deve avere in questo tempo di indifferenza generalizzata.
Dopo le disposizioni del preside, i primi a muoversi sono stati i genitori degli alunni, i quali si sono divisi in due gruppi: il primo gruppo a favore del preside, il secondo in difesa dei sentimenti che il Natale deposita nel cuore dei bambini. Il Natale educa i desideri più belli dei bambini e li aiuta a crescere fratelli di tutti, capaci di amare… Poi sono intervenuti i politici che si sono recati nella scuola di Rozzano a portare un presepio o a cantare inni di Natale.
L’umanità del Natale
Il nuovo vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, appena nominato, è intervenuto alla televisione per dire che “il messaggio di Natale è un lungo cammino di maturazione della coscienza dei credenti, fino a coinvolgere più in profondità la nostra vita; le tradizioni profonde di cori, alberi, luminarie e presepi, non riassumono tutto il mistero del Natale”.
Anche i musulmani hanno fatto sentire la loro voce. Rifat Aripen, coordinatore delle associazioni islamiche nel Lazio ha detto forte e chiaro: “È sbagliato vietare a scuola i canti religiosi del Natale, è un messaggio negativo e diseducativo proibire in classe le celebrazioni e tradizioni natalizie per non creare imbarazzo o disagio ai genitori di bambini stranieri e alunni non cristiani; le radici vanno tutelate…”.
Papa Francesco, in questo anno della Misericordia, ci ha inviato auguri di Natale che ci incoraggiano a scoprire “l’umanità del Natale”.
Natale sei tu, quando…
Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e di lasciare entrare Dio nella tua anima.
L’albero di Natale sei tu, quando resiste vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita.
Gli addobbi di Natale sei tu, quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita.
La campana di Natale sei tu, quando chiami e cerchi di unire.
Sei anche luce di Natale, quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà, la pazienza, l’allegria e la generosità.
Gli angeli di Natale sei tu, quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore.
La stella di Natale sei tu, quando conduci qualcuno all’incontro col Signore.
Sei anche i re magi, quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai.
La musica di Natale sei tu. quando conquisti l’armonia dentro di te.
Il regalo di Natale sei tu, quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani.
Gli auguri di Natale sei tu, quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri.
Il cenone di Natale sei tu, quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta a fianco.
Tu sei la notte di Natale, quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo,
senza rumori.