Responsabili della stessa missione
Quattro modi concreti per collaborare
È proprio vero - sperimentiamo ogni giorno - che senza questa collaborazione, non potremmo essere a servizio del vangelo, in Italia e nelle terre di missione. Grazie a Dio per questa unione di tutti, missionari e benefattori. Effettivamente è unico il cuore: è quello della chiesa intera. La missione di Gesù continua proprio grazie a ciascuno di noi, ognuno per la sua parte, ma sempre verso lo stesso fine.
Nessuno è escluso o dispensato; tutti siamo coinvolti. Le modalità sono tante. Mi permetto di suggerirne alcune: quelle che voi ci offrite già in tanti modi. Lo scrivo soprattutto per dire un grazie a quelli che sono inseriti in questo "coro" e anche per anticiparlo a coloro che vorranno aggiungersi. Ecco quattro modi per collaborare alla missione.
1. La forza della preghiera
La preghiera è una ''forza" spirituale che va ad aggiungersi alle energie di coloro che lavorano in missione.
La preghiera ci fa sentire tutti uniti e collaboratori nell'unico regno di Dio. La sua efficacia è enorme, anche se non è facile rendersene conto direttamente.
Non è certo una questione che si possa misurare in quantità e in numeri; è una questione di fede. Con la preghiera affidiamo la missione a Dio. Lui ne è il protagonista
2. La simpatia nel cuore
La simpatia è l'unione dei cuori. Fa sì che nasca l'incoraggiamento e il rapporto reciproco, l'amicizia con tutti i missionari, la vicinanza con i popoli in mezzo ai quali i missionari annunciano il vangelo e testimoniano la carità fraterna universale.
Per simpatia, condividiamo le gioie e le sofferenze; gli ideali e le attività diventano comuni. Ascoltare e leggere le testimonianze dei missionari aumentano in noi questa simpatia.
3. L'informazione giusta
L'informazione non deve mai mancare. Serve a conoscere e studiare quello che avviene nel mondo missionario. A questo scopo servono molto le lettere e i contatti che ci mantengono in rapporto diretto con i missionari. Ma non deve mancare un'adeguata informazione sui grandi avvenimenti del mondo, sulle nuove realtà della missione, sui modi nuovi in cui la chiesa è presente in mezzo ai popoli.
La lettura e lo studio delle riviste e dei libri missionari ci aiutano a sintonizzarci sulla stessa "onda".
4. Il coinvolgimento diretto
Il coinvolgimento avviene quando partecipiamo effettivamente e personalmente, collaborando a realizzare i progetti missionari. Così avvengono quei "miracoli" di carità e di grazia, che vale la pena raccontare a tutti.
Il coinvolgimento chiede a ciascun o di fare la sua parte, donando tempo, capacità e risorse. È una forma di volontariato, di cui abbiamo già parlato nei numeri precedenti.
Diciamo grazie al Signore
Non dimentichiamo le migliaia di persone che ci aiutano. Vorremo davvero far festa con tutti. Ritrovarci insieme per ringraziare il Signore che ci offre l'occasione di essere suoi collaboratori e collaboratrici. Dirgli grazie per le cose belle, "le meraviglie" che compie attraverso i poveri mezzi che noi tutti mettiamo insieme.
Nella preghiera e nella Messa quotidiana, presentiamo al Padre celeste i bisogni nostri e vostri e dell'umanità intera. È il nostro modo per dirvi grazie, assieme a tanta simpatia, naturalmente.