RD Congo: ''Devi andare fino in fondo!''
Ero adolescente quando ho sentito il desiderio di diventare sacerdote. Da allora mi sono messo sotto, con impegno, nel gruppo dei ragazzi e nel coro della missione a Kasongo, nella regione congolese del Kivu. Qui ho incontrato suor Josephat, che mi ha spiegato: "Per diventare sacerdote c'è da fare un lungo cammino di formazione umana e morale, intellettuale e spirituale".
Ho compiuto i primi passi con questa suora, che mi ha fatto conoscere un giovane prete, come guida spirituale. Poi ne ho conosciuti altri due, che non posso nominare a causa della guerra che sta ancora andando avanti nel mio paese.
Ricordo ancora quello che uno di loro mi ha detto, e risuona in me come uno slogan: "Justin, se vuoi iniziare il cammino di formazione, devi andare fino in fondo. Non devi abbandonarlo, per nessun motivo, in qualunque situazione ti verrai a trovare!". E mi ha dato la sua benedizione.
Così ho conosciuto i primi saveriani: p. Mario Sciamanna e p. Dorio Mascia, p. Luigi Lo Stocco e p. Giulio Simoncelli. Il mio cammino di formazione è durato dodici anni, in cui ho cercato di verificare, comprendere e vivere le raccomandazioni dei miei educatori. Animato dallo spirito di san Francesco Saverio, mi sono consacrato definitivamente alla missione come saveriano.
"Non c'è rosa senza spine". È verissimo! Il mio roseto ha tre lunghe spine, che hanno punto non solo le mani, ma la mia anima: ma mi hanno reso ancora più forte.
Una frase tiene viva la fiamma della vocazione: "Nakushukuru Ee Bwana - Ringraziamo Dio, sempre".