Tra le tante notizie cattive che troviamo sulla soglia di casa ogni mattina, eccone una buona. Qualcuno lassù sta dando il via a una grande stagione di santi. Domenica primo maggio, Giovanni Paolo II verrà beatificato in piazza San Pietro. Mentre il prossimo 23 ottobre, sarà la volta della canonizzazione di tre personaggi che hanno fatto la storia tra il XIX e il XX secolo:

• mons. Guido Conforti, il vescovo che ha sensibilizzato la chiesa sull'ardito progetto di Dio di fare del mondo una sola famiglia;
• don Luigi Guanella, un prete consacrato agli ultimi, i prediletti di Dio;
• suor Bonifacia R. de Castro, una donna spagnola che ha testimoniato la tenerezza che Dio prova per le donne.

Campioni del cristianesimo

Nel 1968, l'anno in cui gli sguardi del mondo erano rivolti alla grande contestazione giovanile e sindacale, Papa Montini così si esprimeva: "Un desiderio degno di essere incoraggiato e, per quanto possibile, soddisfatto, ci viene dall'amore che nutro per i cristiani; ed è quello di promuovere e a far tornare di moda nella chiesa la verità dei grandi campioni del cristianesimo. Ci permettiamo di consigliarla a tutti per il fascino che emana da essa e per l'edificazione che trasfonde: ci offrirebbe l'interesse proprio delle grandi avventure, dei grandi eroismi, dei grandi gesti che trasfigurano la statura di persone umili e nascoste..." (Paolo VI, 6 ottobre 1968).

Papa Wojtyla ha confermato la parola di Paolo VI. Il 6 gennaio 2001, in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II aveva concluso il grande giubileo, consegnando un progetto di vita valido per tutti i cristiani del terzo millennio: "Accanto ai teologi, ascoltate anche i santi, perché i santi portano Dio in terra; i santi hanno fatto esperienza di Dio, da vicino. Sono la segnaletica stradale più sicura per vivere una vita vera, bella, buona".

In molti hanno letto nelle parole di Giovanni Paolo II del 2001 l'invito a un dialogo con i cristiani di tutto il mondo, che andasse oltre il tempo.

Tutti ricordiamo tutto...

Dopo quattro anni, la folla era di nuovo in piazza San Pietro. Questa volta per ratificare il dialogo con Giovanni Paolo II, davanti al vangelo che il vento sfogliava sulla bara del papa tanto amato. Tutti lo conosciamo, tutti abbiamo impresso nella memoria il suo volto. La sua simpatia ha conquistato i giovani; il modo con cui ha gestito la malattia ha fatto il giro del mondo.

Ora, Giovanni Paolo II torna in mezzo a noi come "beato". Non è necessario che qualcuno ci rammenti i grandi gesti che gli hanno fatto meritare la beatificazione. Ricordiamo quando faceva ondeggiare il Crocifisso, invitando la gente a spalancare le porte a Cristo; quando si è recato in Senegal, sostando davanti alla porta dell'imbarcadero attraverso il quale erano passati milioni di schiavi; quando ha perdonato Ali Agca e quando, a sua volta, lui stesso ha fatto il giro del mondo chiedendo perdono per le colpe commesse dalla chiesa.

Non ci sentiremo soli

Gli amici di san Guido Conforti e gli amici di san Luigi Guanella sono particolarmente riconoscenti al beato Giovanni Paolo II. Parlando di mons. Conforti è stato papa Wojtyla a coniare la felice espressione: "il vero missionario è il santo". E proprio lui lo ha dichiarato beato. Gli amici di don Guanella, ricordano il giorno in cui Giovanni Paolo II, in visita alla città di Como, è andato a pregare sulla tomba del beato.

Il prossimo 23 ottobre san Luigi Guanella e san Guido Conforti, inviteranno il beato Giovanni Paolo II con un'espressione tanto cara al santo prete comasco: "le anime sante si conoscono tra loro e a vicenda e con tutto il cuore si amano...". E così anche noi non ci sentiremo più soli né lontani da loro, perché verranno a remare con noi.