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Quaresima: carità e opere buone

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Eccoci a vivere una nuova quaresima per prepararci a ricevere la grazia di una nuova Pasqua. In questo "tempo forte" dell'anno ci è chiesto un serio impegno di conversione, corrispondente alle esigenze dell'attuale momento storico. Una chiara indicazione ci è offerta dal messaggio di Benedetto XVI: "Prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone" (Eb10,24).

Ecco, dunque, l'itinerario da percorrere: uscire da noi stessi per essere attenti agli altri; vivere nell'umiltà, consapevoli di essere noi stessi bisognosi di sostegno e correzione; rinunciare a una mentalità egoistica e rivestirci dell'amore di Cristo che è dono di sé, capacità di accoglienza e stima, compassione e perdono.

Questo itinerario ascetico ha come esito un modo evangelico di concepire la vita: non più come una lotta per emergere a scapito degli altri, ma come un santo pellegrinaggio compiuto insieme, sostenendoci a vicenda, verso la patria del cielo.

La giusta medicina

Il cammino di conversione dall'«io» al «noi» è la medicina indispensabile per il nostro tempo, che è malato di "mancanza di fraternità", come dice il Papa, perché ci dimentichiamo di essere corpo di Cristo, membra gli uni degli altri, gli uni necessari e cari agli altri. Si tratta di una medicina senza contro-indicazioni, di cui tutti abbiamo bisogno.

Per farci comprendere la straordinaria efficacia di tale medicina, il Papa ne mostra le componenti essenziali: la fede, che dà occhi per vedere in tutti il volto di Gesù e in ogni evento, anche doloroso, la misteriosa presenza di Dio; la speranza, che dona l'impeto vitale capace di farci perseverare nelle difficoltà; l'amore, che con la sua compassione e dedizione è il vincolo indistruttibile della pace. I suoi effetti benefici si manifestano nella vita di relazione, nel sentirci ciascuno responsabile verso gli altri; quindi nell'essere attenti a svolgere i compiti che a ognuno vengono assegnati a servizio del bene comune.

Coltivare la fraternità

Mentre i popoli sono in conflitto tra loro, mentre all'interno delle stesse nazioni ci sono lotte per la corsa al potere, mentre le famiglie si sfasciano per carenza di vero amore, è estremamente importante che i cristiani sappiano coltivare la fraternità, mettendo in atto tutte quelle virtù che possono favorire l'unione e la comprensione reciproca.

Non è cosa facile: può richiedere uno sforzo eroico di superamento delle proprie inclinazioni, per vivere Cristo e, in Lui, preferire gli altri a se stessi. È il passaggio attraverso la porta stretta che introduce il cuore nell'immenso spazio dell'Amore.

Vissuta così la quaresima si rivela un percorso di crescita spirituale, "segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio (dell'io per ascoltare Dio) e dal digiuno (specialmente delle passioni), in attesa di vivere la gioia pasquale".



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