Quando i laici amano le missioni, Una grande gara di solidarietà
Qualche mese fa, tutti siamo stati colpiti dalle tragiche vicende del maremoto in Indonesia e in tutto il sudest asiatico, arrivando fino alle coste dell’Africa. Varie persone in quei giorni ci telefonavano per avere notizie precise sulle condizioni dei nostri missionari che lavorano in quelle nazioni.
Lotteria solidale e cena fraterna
Ci è sembrato giusto che anche noi, saveriani di Vicenza, prendessimo parte attiva nella costruzione del ponte di solidarietà e di aiuto che si stava costruendo tra l’Italia e l’Indonesia. All’inizio, non sapevamo esattamente che cosa fare e quali iniziative prendere. L’ispirazione è venuta da un laico, imprenditore industriale, che ci ha detto: “Metto a disposizione alcuni scooter elettrici della mia ditta e facciamo una grande lotteria; il ricavato sia destinato interamente a quelle popolazioni”.
Per dare maggior risalto all’appuntamento, abbiamo deciso di organizzare una cena sobria in casa dei saveriani. Prima di estrarre i biglietti della lotteria con in palio importanti premi, abbiamo proiettato un filmato sull’Indonesia come documentazione della cultura di quei popoli, ai quali avremmo inviato il nostro aiuto.
L’iniziata ha fatto partire una vera e propria gara di solidarietà. Chi ha donato le tovaglie per la cena, chi ha messo il vino per tutti, chi ha portato i piatti, chi è venuto per abbellire l’ambiente della sala. Tutto è stato donato e messo insieme. Come è bello trovarsi e “fare a gara” per essere generosi con gli altri!
Non potevamo dire “no” a Dio e ai fratelli
Per allietare questo avvenimento insolito, c’era anche un’orchestrina diretta dall’amico Gianni Barbieri. Tante persone hanno partecipato a questa iniziativa. Alcuni sono assidui frequentatori della nostra casa; altri sono nuovi. In totale, erano presenti ben 160 ospiti, tutti “autoinvitati”.
Ognuno era animato dall’idea che non si può vivere fuori dal mondo. Di fronte a una tragedia come quella accaduta nei giorni dopo Natale, era doveroso prendere posizione e non stare con le mani in mano. Abbiamo sentito il dovere di dire il nostro “sì” a Dio che è presente nelle situazioni della storia e dare un aiuto concreto.
Alla fine della serata ho assistito a una scena di cui ancora oggi conservo un piacevole ricordo. Mamme e papà, giovani e pensionati, tutti i partecipanti all’iniziativa si sono uniti per spostare i tavoli e sistemare la sala. Tutti hanno dato una mano, perché quella cena fraterna e quella lotteria solidale li aveva coinvolti come in una famiglia.
Molti pochi assai
In un vecchio film saveriano c’è una frase famosa: “Molti pochi fanno assai!”. E noi l’abbiamo sperimentato anche quella sera. Il ricavato economico è stato proprio “assai”: duemila euro. E questo, grazie al contributo di ognuno.
Diciamo grazie anche all’associazione sportiva ciclistica “Sant’Agostino” che in questi giorni, nell’occasione di un raduno ciclistico regionale, ha proposto a tutti i partecipanti di dare un aiuto alle popolazioni colpite dal maremoto.