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Processione dell'Addolorata, Ad Albano di Lucania

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Ore 4,30 del mattino. I ragazzi hanno già svegliato il paese per invitare tutti alla processione con la Madonna Addolorata. In chiesa le ragazze, vestite di bianco e maglione nero, sono già pronte per portarla. Tutti sono là per rinnovare una tradizione e una testimonianza di fede.

Tutto il paese, prima dell'alba

Finalmente si parte. Davanti c'è la croce; dietro si comincia a cantare e a pregare. La Madonna Addolorata passa in tutte le vie di questo bellissimo paese di quasi duemila abitanti. Siamo a circa 20 chilometri da Potenza, in montagna, a 900 metri, nelle Dolomiti Lucane. La temperatura è accettabile.

Il parroco don Rocco è al servizio di questa comunità da 47 anni. Nonostante gli acciacchi, è presente e guida la processione con il suo vice parroco don Mimmo e con me, arrivato apposta da Salerno per la settimana santa. Tutti sono là: anziani e bambini, papà e mamme, giovani e ragazze. È impressionante vedere tanti uomini. Si passa di via in via, tra gli antichi portali e le case in pietra. Si prega, si canta, si condivide la vita che i nostri antenati ci hanno tramandato.

Pian piano l'alba si affaccia all'orizzonte, quando arriviamo in piazza San Pietro, dove un tempo c'era la chiesa parrocchiale. La statua della Madonna Addolorata viene posta su un tavolo, vicino alla cappella che ricorda la passione di Gesù, con gli strumenti utilizzati per farlo soffrire.

La fede in semplicità

Salgo su un balcone e condivido le mie riflessioni con la gente: almeno 500 persone. "Nostra Madre Maria è passata di casa in casa, ha gettato il suo sguardo nel cuore di ogni persona. Ci invita a camminare insieme, a condividere le gioie e i dolori, e soprattutto ad avere il cuore aperto ai fratelli del mondo".

Si riprende il cammino per salire verso la chiesa parrocchiale. Le ragazze sono aiutate, di tanto in tanto, a portare la statua. Le preghiere e i canti continuano. Si va piano, perché le strade sono strette, fiancheggiate dalle piccole scale che scendono verso il basso. In alto, ogni casa ha il suo balcone da cui si guarda verso l'orizzonte, che ormai è diventato più chiaro. In fondo si stagliano le Dolomiti Lucane. In fondo alla valle, il fiume Basento accompagna la grande strada che scende dolcemente verso il mare, verso Policoro.

Ormai arriviamo in chiesa. Siamo un po' stanchi ma contenti, perché ancora una volta ci siamo riuniti insieme per vivere questa manifestazione di fede e devozione. Una testimonianza nuova per chi, come me, viene da altri luoghi e che ha scoperto un paese bellissimo, dove ci sono persone che vivono la loro fede con semplicità.



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