Pregare e ricordare fa bene
Come da tradizione, per una settimana a novembre, sia a Macomer che a Cagliari, ricordiamo i nostri cari defunti. Quest’anno abbiamo incluso le vittime del virus e anche i missionari che ci hanno lasciato. A Cagliari, ogni sera, nell’Eucaristia presieduta a turno da uno dei saveriani della comunità, abbiamo pregato, ricordato e chiesto al Buon Dio di accogliere nella sua gioia coloro che ci hanno accompagnato durante la loro vita.
Nonostante le difficoltà, erano presenti una trentina di persone che hanno reso pregato per loro, ricordandoli. Tutto è culminato nella celebrazione di domenica 15 novembre. Questi cari defunti ci hanno lasciato in eredità la loro testimonianza di vita, la loro fede, il loro coraggio nel lottare contro le difficoltà e il loro amore, che ancora oggi ci avvolge e protegge. Facendo memoria di ciascuno, p. Marco Milia, superiore dei saveriani in Sardegna, ci ha aiutato ad entrare con il cuore in questo ricordo. Sappiamo che il Signore arriva all’improvviso. Siamo chiamati ad essere preparati, operosi nell’amore. Mettiamolo a frutto ciò che abbiamo ricevuto da Lui. L’amore di Dio ci è stato donato, ricambiamo! Pur diversi tra di noi, portiamo frutti, in vista dell’arricchimento reciproco (perdono, comprensione, compassione, solidarietà, ecc.).
Siamo responsabili di tale dono, questa la missione che ci è stata affidata. Ce lo ha ricordato anche Papa Francesco nella Giornata del Povero. Ci invita concretamente a far crescere questi doni, con l’apertura del nostro cuore. Dio non è una minaccia alla nostra vita, non è lì per punirci, ma vuole che partecipiamo alla sua gioia. È il messaggio degli Otto dies appena celebrati. Il Padre celeste lo ha detto, quando ha accolto i nostri cari defunti in Paradiso.
Dopo un momento di preghiera, sono stati portati all’altare i doni, frutto dell’amore di tante persone buone che permettono ai missionari di continuare la loro opera in Sardegna e nel mondo. Alla fine dell’Eucarestia, ci siamo ritrovati nel cortile, di fronte al crocefisso. In un braciere abbiamo messo i nomi dei nostri defunti, in modo che la preghiera salisse al cielo. E così, ancora una volta, il nostro amore si è unito al loro, con la speranza di poterci ritrovare tutti, un giorno, eternamente insieme.