Padre Trevisan dall'Amazzonia
"Molti popoli, una sola famiglia": la frase in portoghese e kayapó si poteva leggere sul grande striscione all'entrata del centro di pastorale indigenista di Redenção, aperto da noi saveriani per gli indio kayapó. Ho scritto "si poteva leggere", perché lo striscione è stato tolto e portato a Roma per la canonizzazione di mons. Guido Conforti, fondatore della nostra famiglia missionaria. Ma che bella sorpresa per me, qui a Redenção, girando i fogli del calendario 2012 di "Missionari Saveriani", ritrovare la foto di quello striscione al mese di novembre!
Quante cose dice a noi, quello striscione! E la fatica di noi pellegrini per tenerlo teso in piazza San Pietro, bene in vista per le telecamere! Volevamo che tutto il mondo lo vedesse! Grazie a "Missionari Saveriani", eccolo lì lo striscione arrivato dall'Amazzonia brasiliana!
"Lascialo a noi di Vicenza" - aveva chiesto p. Luciano Bicego, animatore missionario, prima che tornassi in Brasile - "tu ne farai un altro". L'abbiamo preparato e lo mettiamo su per la "settimana dei popoli indio", che viene celebrata in tutto il Brasile dal 16 al 21 aprile.
Avevo desiderato tanto accompagnare a Roma alcuni kayapó: avrebbero degnamente onorato e ringraziato il nostro santo, fondatore dei saveriani che vivono e lavorano tra loro dal 1978. Non è stato possibile, ma hanno lasciato ugualmente un bel segno della loro presenza.
p. Renato Trevisan, sx - Redenção, Amazzonia.