In missione preparati, La scuola Santa Caterina a Venezia
La chiesa se non è missionaria, non è chiesa. È con questa consapevolezza che domenica 1° giugno nella casa dei saveriani di Zelarino si è concluso il corso di preparazione dei giovani a una breve esperienza di missione.
Mente aperta e cuore largo
"Il desiderio di partire - ha detto don Ferrazzo, direttore dell'ufficio per la cooperazione missionaria tra le chiese - la voglia di conoscere, di vivere in mezzo a culture ed esperienze ecclesiali diverse non è una cosa scontata, perché non nasce da noi, ma viene da Dio".
Si tratta di una "vocazione" missionaria, che però deve essere vagliata e affidata al confronto e alla formazione:
"È fondamentale che chiunque si rechi in terra di missione, anche per periodi brevi, sia disponibile a una seria riflessione per capire se dispone degli atteggiamenti necessari".
Don Paolo Ferrazzo li elenca e li spiega: mitezza, umiltà, pazienza, ubbidienza, una robusta spiritualità, mente aperta, cuore largo, sobrietà. "Coloro che vanno a visitare le missioni hanno l'importante responsabilità di essere testimoni nei confronti dei fratelli che hanno una fede più giovane e spesso meno radicata; e sono anche testimoni di ciò che hanno da insegnare a coloro che vivono qui tra noi. Ecco perché è importante che ci sia un mandato da parte della diocesi di origine e che, al ritorno, l'esperienza non vada perduta ma condivisa: queste esperienze sono preziose per l'intera chiesa".
Con i giovani in Madagascar
All'incontro era presente anche Giovanna Varisco, giovane di Mestre. Ha raccontato con semplicità e vivacità la sua esperienza missionaria in Madagascar: "È soprattutto la sobrietà che ti avvicina alle persone che non hanno cose materiali, ma che poi ti arricchiscono della loro umanità".
In una casa aperta a tutti, Giovanna ha allargato la sua famiglia ai figli dei carcerati. "Si possono recuperare anche i genitori, tanto che diversi di loro vengono a fare dei lavori nella casa che stiamo costruendo. Il fatto che io sia giovane contamina ed entusiasma anche i giovani malgasci che avvicino. Molti lasciano le compagnie pericolose per portare avanti attività ricreative e formative che inventiamo e organizziamo insieme. Non vedo l'ora di tornare a casa, nella mia famiglia in Madagascar. Ringrazio quanti mi sono vicini, non solo con un aiuto economico, ma soprattutto con l'affetto e la preghiera".
Al termine dell'incontro, don Paolo Ferrazzo ha celebrato la Messa con p. Franco Lizzit e il diacono Tiziano Scatto, e ha consegnato il rosario e il mandato missionario ai giovani in partenza per diverse destinazioni, tra cui Bolivia e Madagascar.
Un'opportunità in più
Per continuare nella formazione di una mentalità disposta a conoscere prima di fare, don Paolo ha annunciato che da sabato 4 ottobre la scuola "Santa Caterina d'Alessandria", dove s'insegna teologia per i laici, inizierà il "corso di missione", rivolto a chi desidera vivere un'esperienza di missione e a quanti pensano di essere missionari nel nostro territorio con uno sguardo aperto al mondo.
Il corso, con professori e metodo già sperimentati in altre diocesi, sarà di 11 lezioni per undici sabati consecutivi (al mattino, dalle 9.30 alle 11.00) e si terrà nel centro pastorale card. Urbani (già dei Missionari Saveriani) a Zelarino. Al termine del corso, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Anche gli incontri di formazione dei gruppi missionari parrocchiali durante l'anno avranno frequenza diversa e una struttura ambiziosa: il giro del mondo in otto incontri, con la guida di san Paolo. Ne parleremo nel prossimo numero.
- Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi a don Paolo Ferrazzo (tel. 041 5343812). Il costo d'iscrizione al corso è di € 30,00