Padre Oprandi al Bangladesh
Caro p. Marcello, oggi sono andato in un villaggio per le confessioni e la Messa. Spesso vado nei villaggi a visitare la gente, ma preferisco tornare a casa per i pasti, per evitare di mangiare cibi piccanti. A parte questo, volevo chiederti qualche informazione per l'orto. Mi riferisco alla semina a campo aperto qui in Bangladesh.
Il seme delle coste si sparpaglia o si semina a file? A che distanza e profondità? Semino fitto, per poi diradare e trapiantare, oppure posso seminare già in file, un seme ogni 20cm? Dopo la semina devo bagnare subito o aspettare? E poi ogni quanto bagno? Basta ogni due o tre giorni?
Per i fagioli e cornetti, a che profondità vanno seminati? Io pensavo di adoperare un bastone e mettere un seme a una certa distanza dall'altro. Ma l'ortolano non ne ha voluto sapere. Dice che tu gli hai insegnato a usare la zappa e a mettere 4-5 semi per buca. È proprio così? Va bene che varie piantine di fagioli crescono vicine? Non hanno bisogno di spazio per svilupparsi?...
Non arrabbiarti per queste mie domande. Per tanti anni in Bangladesh e in Italia ho sempre corso come un pazzo per pratiche burocratiche e inseguendo dottori e ammalati. Ora sono qui nella missione di Satkhira, incaricato dell'orfanotrofio. Mi piacerebbe dedicare qualche ora ogni tanto a coltivare l'orto: è uno dei tanti modi per stare con questi orfanelli e coinvolgerli in qualche lavoro utile. Che te ne pare? Tu che sei sempre stato un "ortolano", dammi qualche buon consiglio... per non lavorare invano. Uniti nel Signore, grazie.
p. Alfonso Oprandi, sx - Satkhira, Bangladesh.