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Finalmente posso inviare qualche notizia sul capitolo agro-pastorale del seminario, in riferimento al piccolo progetto 4/2009 - "Capre per i seminaristi". Sto osservando come va e spero di sintonizzare i nostri seminaristi sul "lavoro fisico", un programma al quale la gioventù del posto è generalmente ostica. La pigrizia domina. Ringrazio della generosità con cui gli amici lettori hanno risposto al progetto. Avevamo previsto un costo di euro 5mila. Ho ricevuto più di quanto avevo chiesto. Così, oltre a provvedere le capre per il seminario, ho potuto aiutare anche i "fratelli laici" di una congregazione locale per l'acquisto di otto pecore. E ho potuto confortare decine di affamati e profughi, vittime della guerra che qui non vuole terminare.

Una notizia arrivata da poco: è uscito di carcere un giovanotto della zona. L'accusa era di aver messo incinta una ragazza. Inutili le sue proteste d'innocenza. Qui la giustizia fa sempre il suo corso. Il che significa che chiunque è accusato, perciò stesso viene ritenuto "colpevole" e trattato come tale; che vuol dire: reclusione, spesso con aggiunta di botte, e fame totale se non intervengono i parenti a portare la razione quotidiana.

La clemenza comunque è a portata di mano. Per questo esistono le capre in questa regione: per ottenere un trattamento di favore. Occorre proprio sacrificare almeno una capra. Niente capre, niente liberazione!

Sono trascorse quattro settimane in carcere, e finalmente la ragazza in questione si è decisa ad ammettere che il suo frequentatore non era lui, ma un altro. A questo punto al magistrato non restava altro da fare che rimettere in libertà l'imputato. Ma... c'è la legge dell'auto-finanziamento. Morale: il ragazzo è in libertà e il giudice conta i suoi 50 dollari che, in ogni caso, ha ricevuto. Tutti contenti, perché la tassa prevista dalla consuetudine prevede un minimo di 200 dollari.

Così si vive nella repubblica democratica del Congo; e così si continuerà a vivere, finché non arriverà... il vangelo e il regno di Dio, che ama il diritto e la giustizia!

È proprio il caso di dire: "Esultate, giusti, nel Signore!".

Ora mi metto in viaggio: tento di arrivare a Kampene, a 120 chilometri da qui. Spero che basti una giornata per percorrerli. Lì mi attende una bella settimana di animazione biblica ai catechisti: sei ore di lezione, cui vanno aggiunti i tempi di preghiera, di lectio divina, di lettura dei salmi e la proiezione serale di qualche filmato biblico. Grazie, dunque, con un abbraccio fraterno e una preghiera vicendevole.

p. Pier Giorgio Lanaro, sx - Kasongo, RD Congo



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