P. Parmiggiani, missionario tra la gente
Credo non esista un’equazione matematica più inconfutabile di questa: p. Sandro Parmiggiani=casa saveriana di Cremona. P. Sandro era l’essenza stessa della casa di via Bonomelli 81 ed era un tutt’uno con essa. Risultava difficile distinguere p. Sandro “persona” dal suo ideale quando agiva, parlava, pregava, predicava…
Lui prestava voce, mani, piedi, cuore e anima al bene della casa di Cremona e alla diffusione del carisma saveriano nella diocesi cremonese. Ricordiamo tutti la grande sofferenza del luglio 2013 quando la casa fu chiusa. Nonostante tutto, riuscì a organizzare l’ennesima pesca di beneficienza... L’urgenza missionaria lo spingeva in ogni angolo della diocesi in visita a parenti e benefattori dei saveriani cremonesi, anche se l’età avanzava e il linfoma lo aveva indebolito fisicamente.
La sua esperienza in Bangladesh era stata una meteora (e quanta sofferenza nel raccontarlo!), ma si era riscattato abbondantemente con l’evangelizzazione diocesana. Quando la mattina del 6 aprile si è diffusa la notizia della sua morte, molti amici del Gams di Cremona hanno voluto esprimere un pensiero sincero e affettuoso in suo ricordo.
Ho perso un caro amico (Gabriele Zucca, Pizzighettone). È stato presenza preziosa nella casa saveriana e nel territorio di Cremona (Daniela Negri, Cremona). Si è impegnato tanto per la casa e per i suoi missionari. Abbiamo sofferto con lui (Dionisia Luvié, Pizzighettone).
Era una persona speciale. L’ho conosciuto attraverso un amico comune, Agostino Valcarenghi, che ha trascorso la vita su un letto a causa di una grave disabilità. P. Sandro andava a trovarlo tutte le settimane. Gli portava la comunione, si fermava a parlare, lo chiamava "missionario in barella”. Entrambi erano di buona compagnia. P. Sandro aveva sempre la battuta pronta. Immancabilmente parlava della missione dove era stato per pochi anni, ma era capace di trasmettere l'entusiasmo e la gioia di questa esperienza missionaria. Raccontava che quando era in seminario aveva sentito che la sua vocazione era quella di essere missionario tra i più poveri. I suoi genitori erano contenti della scelta di servire gli ultimi… Ha lasciato Cremona con obbedienza, ma anche con il cuore pieno di amarezza e tristezza (Valeria, Gams).
Era una persona meravigliosa, sempre con il sorriso sulle labbra. La sua missione è stata grande, come quella di tutti i missionari! Grazie per quello che mi hai insegnato e regalato. Sarai sempre nel mio cuore (Tessy Anelli, Pizzighettone).
Caro p. Sandro, sei andato incontro al Signore in silenzio e lontano dal tuo amato gruppo missionario di Cremona. Grazie perché sei stato per noi padre, amico e fratello: non ti dimenticheremo mai (Rosanna Ronchi, Cremona).
Mi ha voluto e gli ho voluto tanto bene. Gli sarò sempre riconoscente per avermi accolta nella famiglia degli amici missionari. Sarà sempre nel mio ricordo e nella preghiera (Rosangela Maitti, Pizzighettone).
Abbiamo avuto il piacere di trascorrere con lui qualche giorno spensierato. Un ricordo e una preghiera (Monica Lazzari, Cremona).
Sapeva coinvolgere con il suo modo di fare gentile e il suo sorriso bonario. Era un punto di riferimento per molti cremonesi (Luisa Rebecchi, Pizzighettone).