p. Mainini, Amazzonia - p. Rizzi, Congo
PADRE MAININI DALL'AMAZZONIA: "I sacchi di cemento non sono bastati"
Nel numero di dicembre 2001 del mensile Missionari Saveriani, aveva trovato spazio un piccolo progetto (n.8/2001) denominato: "Gesù Bambino di Abaetetuba". Chiedevo sacchi di cemento per costruire un centro di formazione e di preghiera.
E' stato efficace. Sono arrivati circa 12.000,00 euro, che mi hanno permesso di realizzare una parte dell'opera, già in funzione. E' stata inaugurata nella festa di san Giovanni Battista, patrono del quartiere, costruito su area paludosa.
Gli abitanti, inaugurando la prima parte del "Progetto Gesù Bambino", ringraziano con gioia i benefattori italiani per il loro generoso contributo.
Ora siamo fermi. La seconda metà sorgerà, mattone su mattone, se ci sarà chi ce li fornisce. La gente vive nella precarietà, in casupole costruite su palafitte. Contribuisce con manodopera volontaria, ma non può dare altro. Non riusciamo a portare a termine il progetto da soli.
Ho messo l'impresa nelle mani della Madonna delle Grazie, quella della Medaglia miracolosa. Chiaro che il risultato dipende più dalla mia fede che dalla generosità dei lettori. E allora prego: "Signore, aumenta la mia fede; se no, ci perdi tu!"
Chiedo scusa per il disturbo, mentre vi ringrazio con un abbraccio fraterno,
p. Dante Mainini, sx.
PADRE RIZZI: scuole in memoria di p. Natalino Tomasi
Padre Rizzi è momentaneamente a Parma, dove sta cercando di ritemprare corpo e spirito. Ci fa conoscere un'iniziativa che ha commosso la gente di Kitutu, nel cuore dell'Africa.
Noi missionari siamo spesso testimoni di gesti che ci fanno comprendere quanto la gente ci ami e ci segua, con la preghiera e anche con il sostegno materiale, diretto ad aiutare la gente in mezzo a cui viviamo.
A Kitutu, in Congo, paese in guerra da più di 5 anni, lavorava padre Natalino Tomasi. La sofferenza, la tensione, la paura, provocate dal fatto di vivere tutti i giorni in mezzo a scontri armati tra varie fazioni ribelli, avevano minato il suo già debole stato di salute e, nell'ottobre del 1999, padre Natalino passò a miglior vita, a Bukavu.
Il suo paese, i familiari e il gruppo missionario "Arianna" hanno iniziato ad aiutarci concretamente. Nell'ottobre del 2002 abbiamo ricevuto una grossa offerta per realizzare "qualcosa" in memoria di padre Natalino.
Sapendo come egli fosse sensibile ai problemi dell'educazione, con i nostri collaboratori, abbiamo deciso di costruire alcune scuole. Il gesto della famiglia e degli amici di p. Natalino ha commosso tutta Kitutu.
A questi generosi amici, un grazie sincero da parte tutti gli abitanti di Kitutu e il sorriso gioioso degli scolari. Essi ora possono avere una bella scuola e sono orgogliosi che questo dono sia nato proprio per ricordare il loro missionario, che avevano tanto amato.
p. Giuseppe Rizzi, sx