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Notizie: Caraibi, Sudan, Laos, Corea, Mozambico

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Caraibi, banca apre al microcredito

La Banca dello sviluppo dei Caraibi (Cdb), con sede a Saint-Michael, creata nel 1970 per sconfiggere la povertà e incrementare l’economia, incoraggia gli investimenti stranieri nella Regione e concede microcrediti a chi intraprende un’attività in proprio. Con un’economia, tradizionalmente agricola (che dipende soprattutto dall’esportazione di zucchero, agrumi e banane), i Paesi Caraibici, che in questi anni hanno cercato di promuovere l’industria turistica, sono privi delle infrastrutture indispensabili (strade, aeroporti, porti) per favorire l’afflusso di visitatori. Inoltre la recente crescita urbana comporta una serie di difficoltà: approvvigionamento idrico, smaltimento dei rifiuti, mancanza di alloggi, rete stradale inadeguata.

Di conseguenza la Cdb, che è la principale istituzione finanziaria della Regione, ha adottato una serie di misure per "rivitalizzare" le aree urbane. Per qualificare la manodopera, è in atto un progetto dell’università delle Antille che, in collaborazione con la Banca interamericana dello sviluppo, ha promosso un programma di formazione nei settori scientifico e tecnologico che avrà la durata di dieci anni.

Sudan: nella miseria c’è posto per la speranza

L’arcivescovo di Khartoum, mons. Gabriel Zubeir Wako, ha scelto la parrocchia di Jabarona per celebrare la prima festa di s. Bakhita, la sudanese canonizzata a Roma il 1 ottobre 2000. Jabarona è la più grande baraccopoli alla periferia di Omburman.

Vi abitano oltre 300.000 persone, in maggioranza sud sudanesi sfuggiti alla guerra, alle razzie e alla carestia che devastano le loro terre. Dieci anni fa il Governo di Khartoum decise di ripulire la capitale dai numerosi agglomerati di capanne erette alla meglio e con il materiale raccolto nelle discariche pubbliche dai poveri sfollati che si erano "illegalmente" stabiliti troppo vicini alla città. Forze di polizia distrussero le capanne, forzarono la gente a salire su camion militari e li abbandonarono in mezzo al deserto. Alcuni finirono a Jebl Awalia (40 chilometri da Khartoum), altri furono lasciati a 8 chilometri da Omdurman, in un posto che il Governo chiamò "Dar as-Salam" (la casa della pace) ma la gente invece chiamò con il nome di Jabarona, che significa "Ci hanno gettati qui".

Nel posto non c’era niente, solo deserto, attraversato dall’ultimo tratto della carovaniera che allaccia El Obeid a Omdurman. Organizzazioni non governative si occuparono del rifornimento di acqua, prima con cisterne e poi scavando un pozzo. I cristiani si sono organizzati, e piccole Comunità hanno prosperato in ogni angolo, dando vita ad una parrocchia dedicata a s.Bakhita, che proprio da questa parte entrò a Khartoum quando fu portata schiava da El Obeid.

"Nella nostra situazione di miseria c’è posto per la speranza" ha ricordato ai cristiani mons. Gabriel, celebrando la festa della ex schiava sudanese di ieri e prima santa non martire dell’Africa di oggi.

Situazione sociale in America Latina

Il governatore della Banca del Messico, Guillermo Ortiz Martìnez, inaugurando il 26 febbraio i lavori del Forum economico mondiale a Cancún, nello Stato di Quintana Roo, ha tracciato un quadro allarmante della situazione sociale in America Latina: 40 per cento della popolazione è povera, aumentano le disuguaglianze, gli indici di analfabetismo e mortalità infantile sono tra i più alti del mondo.

Nonostante tutto questo, secondo Ortiz, le ricette neoliberiste permetteranno in 70 anni di raddoppiare il reddito pro capite degli abitanti del Paese.

Laos: sacerdote tribale nominato vescovo

Papa Giovanni Paolo II ha nominato p. Luigi Maria Ling Mangkhnekhoun, di etnia Khamu, vicario apostolico di Paksé, nel Laos meridionale. Il neo vescovo succede a mons.Thomas Khamphan, 76 anni, le cui dimissioni per raggiunti limiti di età sono state accettate dal Papa.

Il vicariato ha solo 2 preti e 2 vescovi. Il vicariato di Paksé, che comprende le Province di Champasak, Saravan, Xeguang e Attapu, ha 910.000 abitanti, di cui 11.362 cattolici appartenenti a 26 parrocchie. Il vicariato può contare anche sull’aiuto di 19 religiose della Congregazione delle suore della Carità e delle Figlie di Maria della Croce. Monsignor Ling è nato il 5 aprile 1944, a Baan Samkorn, nel Laos settentrionale. È stato ordinato sacerdote nel 1972.

Missionari coreani evangelizzatori in Asia

Nel programma di quest’anno della Società coreana per le missioni estere c’è l’invio di sette sacerdoti in Cambogia, Siberia orientale, Taiwan e Papua Nuova Guinea. I padri John Park Seok-pil e Michael Kwak Sok-hee che a metà marzo hanno già raggiunto la prefettura apostolica di Kompong Cham, in Cambogia, sono i primi missionari coreani nella Regione.

Ben diversa la situazione per p. Thomas Song Hong-bae che in Papua Nuova Guinea trova già una piccola Comunità di evangelizzatori suoi connazionali. Il Paese dell’Oceania è stato, nel 1981, la prima destinazione dei membri della Società. I due sacerdoti destinati a Taiwan, p. Thomas Cheong Un-jin e p. Daniel Kim Sang-kyun, lavoreranno nella diocesi di Hsinchu. Avvolti nell’incertezza più assoluta i tempi della partenza dei padri Lawrence Joung Young-soo e George Park Ro-moon destinati a Irkustk, capoluogo ecclesiale della Siberia orientale. Il visto di ingresso nella Federazione russa verrà loro rilasciato previa presentazione di un "certificato di invito".

Benché da alcuni anni abbia una presenza sempre più articolata, la Chiesa cattolica locale non sempre riesce a procurarne con speditezza. La Società coreana per le Missioni Estere è stata fondata nel 1975 come espressione dello slancio missionario della Chiesa locale. Tra i suoi membri conta oggi 41 seminaristi in formazione e 31 preti, 20 dei quali nelle quattro nazioni citate.

Mozambico: Rositha, personaggio dell’anno

In un sondaggio del settimanale americano "Time" sul personaggio più celebre dell’anno, la bambina Rositha nata su un albero durante l’alluvione in Mozambico, è risultata al secondo posto.

Al contrario dei 700 morti, portati via dalle acque impetuose, Sophia Pedro, incinta di 9 mesi, era riuscita ad arrampicarsi su un albero e sistemarsi a pochi centimetri dalle acque limacciose infestate da affamati coccodrilli. Dopo quattro giorni di attesa erano per lei cominciate le doglie e, assistita da un dottore sudafricano arrivato con un elicottero, proprio su quell’albero aveva dato alla luce Rositha, anche lei come Mosé salvata dalle acque.

A parto compiuto, quello stesso elicottero l’aveva portata in salvo. La Tv aveva fatto il resto: una celebrità istantanea.



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