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Ci hanno scritto: dall'Amazzonia e dall'Italia

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Ricordando il monaco buddista Tairyu Furukawa

Desideravamo condividere con i lettori di Missionari Saverianiun ricordo del monaco Buddista Furukawa Tairyu, che abbiamo conosciuto in Giappone attraverso il padre Saveriano Franco Sottocornola del Centro Seimeizan di preghiera e incontro interreligioso, e in Europa attraverso gli incontri interreligiosi di preghiera per la pace della Comunità di sant’Egidio.

Come ha scritto un quotidiano giapponese: "lo sguardo penetrante, l’aspetto di un eremita, emanava benevolenza". Il 25 agosto, all’età di 80 anni, ha concluso serenamente, circondato dalla famiglia e da estimatori, una vita esemplare per la disponibilità al dialogo e il generoso impegno contro la pena di morte nel proprio Paese. I suoi cari, nell’invito agli amici per una riunione commemorativa, hanno citato una sua poesia. Cordialmente.

  • Anna e Giovanna, Milano

Una voce amica dall'Amazzonia

Vengo a voi per vivere insieme la gioia pasquale di questo inizio millennio. Vorrei anche farvi partecipi della mia gioia per i miei venticinque anni di vita missionaria in Brasile. Sbarcai a Belém il 16 aprile del 1976. Era l’alba del venerdì santo. Che grazia mi ha fatto il Signore facendomi vivere tra questa gente tanto povera ma tanto buona!

C’è chi mi chiede notizie sulla mia salute. Dopo un certo periodo di "assestamento" un po’ difficilotto, ho ripreso in pieno le mie attività. Anzi mi meraviglio come riesca a fare tante cose. E pare strano, più invecchio e più mi chiedono lavoro. Non vi trascrivo la mia agenda, ma vi assicuro che è piena. Tutti i martedì e mercoledì vado a Belém per tenere un corso di Teologia Morale nell’Istituto Regionale di Formazione Presbiterale. Al mercoledì notte devo essere già qui ad Abaetetuba per altri due corsi in città. Poi ho due grosse comunità da seguire con annessi e connessi. Ed ora lasciate che vi comunichi un po’ del nostro lavoro, delle nostre speranze, ma anche delle nostre preoccupazioni.

Come saprete, in Brasile ci sono 32 milioni di persone che vivono sotto il livello di povertà estrema. E questo duole tanto più perché si sa che il Brasile è un Paese ricchissimo. Quel che manca è la giustizia sociale, una ripartizione più equa dei beni. E tutto ciò non fa che aumentare la tristezza e la rabbia dei poveri, con tutta una serie di incertezza, di violenze, di assalti, di morti. Tra i nostri giovani aumenta la droga e la prostituzione. Il potere politico più che aiutare il popolo difende il potere economico: abbandona e maltratta il povero e aiuta il ricco a diventare più ricco. Ma noi cristiani crediamo al miracolo della Risurrezione.

Il mondo, fatto di male, di tanta meschinità, non può restare così com’è. Pasqua dice che tutto è destinato a trasformarsi, a diventare nuovo.

Ed io mi rallegro perché tra la mia gente la semente sparsa sta dando già frutti, pur in mezzo a tante sofferenze. Ma non è tutto rose e fiori. Quando la fame batte alla porta il pericolo è grande, e allora si assiste a fatti di disperazione, di violenza, di degradazione. Infine, voglio darvi anche due belle notizie: primo, l’otto marzo scorso abbiamo inaugurato il "Lar Sol Nascente", una casa di accoglienza per donne, per aiutarle a maturare il loro senso di dignità e di autostima, sottraendosi così ai pericoli della droga e della prostituzione; secondo, in maggio inizieremo i lavori di costruzione di un grande Centro per corsi professionali.

Che il Signore benedica tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiuteranno a realizzare tutto ciò.

  • p. Nicola Masi, Abaetetuba

Da un fedele lettore, del Casato Piardi

Mensilmente leggo Missionari Saveriani. Conosco i Saveriani per merito dello studente, anni ’60, Italo Gaudenzi per mezzo della prima figura che mi fu posta innanzi: quella di p. Valeriano Cobbe martire a Shimulia (Bangladesh); grande apostolato fatto col cuore e l’anima, composto anche di molte opere sociali. Vidi in quella sera, di tanti anni fa, molte eloquenti, belle diapositive della vita in Shimulia, ancora le ricordo. Padre Italo non è più su questa terra dal luglio 1997, ma cerco di coltivare la vicinanza coi padri Saveriani per mezzo di p.Claudio Codenotti, rincontrato casualmente – negli anni ’70 – nel cortile dell’Istituto in Parma dopo averlo seguito da piccolo nelle aule di catechismo di San Filippo Neri in Gussago (Bs).

Ho conosciuto a Parma, a Zelarino (Ve) e prima ancora a Desio, molti padri Saveriani, grazie alla dinamica, bella, travolgente figura (anima e corpo) di p.Italo Gaudenzi. Oggi poi mi è giunto, in tempo utile per la Giornata dei missionari martiri, il numero di marzo con l’accluso "ritorno", assai felice, di Le nostre parabole. Seguo il corso dell’iter della causa di beatificazione di p.Pietro Uccelli, in verità sono venuto a conoscenza della sua esistenza da colleghi di Vicenza, ove riposa la salma, recentemente traslata. Cordialmente.

  • Achille Giovanni Piardi, Gussago – Bs

Il Centro Interreligioso "La stella del mattino"

Credo che i lettori di Missionari Saveriani siano fra le persone più pronte a comprendere il significato di "La stella del mattino", l’iniziativa di dialogo fra il Vangelo cristiano e il messaggio dello Zen, di cui sono animatore. Per cui vorrei rubare un po’ di spazio sul giornale che dirigi, per presentare questa esperienza, che alcuni criticano come sballata, come causa di confusione, ma che, credo, è preziosa, semplice ed evangelica. Grazie e un saluto a tutti.

  • p. Luciano Mazzocchi,
    Centro Interreligioso "La stella del mattino"

Risponde Padre Ettore

L’improvvisa morte del monaco buddista Tairyu Furukawa ha rattristato tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno potuto apprezzare la sua tenacia e la sua fede nell’attuazione del dialogo interreligioso e nell’impegno per la pace e la concordia tra i popoli. Conservo con devota riconoscenza il rosario buddista che mi regalò nel suo ultimo passaggio da Brescia; come mi è caro il ricordo dell’incontro di preghiera vissuto con lui a Fukuoka, Giappone, e la visita alla sua casa.

Il mondo, oggi, ha estremo bisogno di persone come il Maestro Furukawa. Che il Signore lo abbia nella sua pace! Con molto piacere, nel Paginone di questo mese dedicato al dialogo interreligioso, "faccio pubblicità" al Centro creato dal Saveriano p. Luciano Mazzocchi e dal monaco buddista Jiso, che a Galgagnano, in provincia di Lodi, hanno dato vita al Centro Interreligioso "La stella del mattino": un laboratorio di ricerca sul dialogo, comunione di cammino spirituale, una testimonianza personale e comunitaria che scaturisce dalla ricerca e dalla preghiera.

Siamo tutti pellegrini verso la casa del Padre. Vogliamo sostenerci a vicenda, illuminati dalla fede e sospinti dall’amore.

Grazie per aver accettato di camminare con noi. Buon viaggio a tutti!.

p. Ettore, sx.



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