Non chiamatela “vecchiaia”
La vita è una meraviglia da scoprire
Padre Gabriele Ferrari è uno specialista dei problemi della terza età e ce ne parla spesso. Tiene corsi e conferenze; ha scritto anche vari articoli a riguardo. Cerca di far vedere e apprezzare i tesori che sono raccolti dentro questo periodo della vita. Quando ce ne parla ci trasmette tanto entusiasmo e passione quasi da darci l’illusione e farci confondere la nostra terza età, piena d’acciacchi, con quella della giovinezza, colma di speranze e dinamicità.
Un’età speciale
Penso che la terza età porti questo nome, un po’ generico e scontato, perché si distingue dalle altre due (giovinezza e maturità) e perché, forse, non si è ancora trovato un termine adeguato per definire le caratteristiche che la contraddistinguono. Oppure è un semplice eufemismo, al posto dei soliti nomi, un po’ antipatici, di vecchiaia, senilità…
Alla scuola di un illustre maestro chiamasse in tutti i modi meno che “vecchiaia”.
La vita non invecchia
È meraviglioso scoprire che la vita palpita ed esplode all’interno delle persone, in modo sempre nuovo e in ogni momento del suo scorrere. Ciò che noi vediamo sono solo manifestazioni esterne della vita che abbiamo dentro di noi. La vita infatti – finché è vita - non invecchia mai; è un’energia sorprendente; non è condizionata da nulla, neppure dall’età o dalla malattia.
Si manifesta all’esterno nei modi più diversi, ma all’interno è come una sorgente che zampilla. Penso che qualcuno di voi abbia sentito parlare del famoso metodo Suzuki per apprendere il violino. Questa tecnica è nata dalla sorpresa e meraviglia del maestro Suzuki per la forza straordinaria della vita.
Ha costruito il suo metodo osservando come la vita, che si sprigionava dal cuore della mamma, diventava quasi miracolo nel figlio handicappato al quale insegnava a suonare il violino. Il bambino, pur con le manine storte e il fisico deforme, dopo un lento e faticoso cammino, riusciva ad emettere il suono melodico e armonioso della vita, attraverso le esili corde del violino. La vita che era in lui riusciva a superare l’handicap e a scorrere fluentemente.
La meraviglia della vita
La consapevolezza che in ogni uomo c’è la meravigliosa forza della vita aveva commosso il maestro Suzuki. La stessa consapevolezza ha fatto esclamare a Madre Teresa le parole semplici e convincenti: “La vita è la Vita: la Vita amala; la Vita difendila; la Vita vivila!”.
Esiste quindi in noi questa meravigliosa presenza che supera i condizionamenti temporali delle età e della salute; si manifesta in mille modi sempre eccezionali e meravigliosi. Basta trascorrere alcune ore al quarto piano della casa madre dei saveriani per accorgersene.
Gesù stesso, che vuole essere questa forza interiore per tutti noi, ci ha detto: “Io sono la Vita”. La vita che si manifesta nelle persone anziane, in un corpo indolenzito e affaticato, è ancora e comunque meravigliosa, sorprendente, commovente.
La terza età, dunque, è l’occasione per gustare questa vita che ha già percorso gran parte del cammino, che ha costruito la storia, che è stata un progetto di Dio. È una vita che si manifesta nel battito di un cuore affaticato, nel respiro faticoso. Anche se la mente ha perso lucidità, è sempre vita; è ancora quella meraviglia, tutta da scoprire e da vivere in pieno, in ogni età.