Natale in Asia: Una presenza discreta e gioiosa, La speranza...
Andare verso Gesù assetati di speranza e d'amore, di giustizia e di fratellanza. L'ispirazione mi è stata data da tre bambini che ho incontrato in strada vicino al "Nuovo Teatro" di Dhaka, in Bangladesh.
Erano veramente buffi, piccoli e simpatici. Tentavano insieme di portare un bottiglione di plastica, di cinque litri, pieno d'acqua. Ognuno con la propria forza, tenevano sollevata la grande bottiglia e avanzavano lentamente con un gran sorriso sulle labbra: faticavano e nello stesso tempo si divertivano, pieni di gioia.
Alla ricerca di un senso nella vita
È di quest'acqua di unità che il Bangladesh ha bisogno in questo periodo, quando gli scioperi, imposti dai vari partiti e gruppi politici, continuano a fermare un'intera nazione, peggiorando la vita di tanta povera gente. È da questa nuova acqua che è nata e continua a nascere una nuova vita: la vita di ogni fratello e sorella che, come noi, è alla ricerca di un senso vero nella propria vita.
Per chi viene in Bangladesh per la prima volta durante il periodo del caldo umido, si accorge che l'acqua diventa una cosa indispensabile. La fonte che può dissetare le nostre stanchezze e sudate è Gesù Cristo. Allora mettiamoci alla ricerca di questa vera fonte, che possa rinfrescare di nuova vita i nostri cuori affranti e addolorati.
È di quest'acqua di consolazione che il Bangladesh ha bisogno in questo tempo. Pensiamo alle persone morte sotto le macerie della fattoria tessile "Rana Plaza": dai loro volti ancora scendono le lacrime per la perdita di mariti e mogli, sorelle e fratelli, figlie e figli...
Vivere guardandoci negli occhi
Vieni ancora, Signore, a portarci di quest'acqua benedetta che faccia germogliare dentro di noi la gioia di essere amati da Te, che sei la luce che rischiara il nostro cammino.
È da quest'acqua di prossimità che il mondo è invitato a dissetarsi. Solo allora sarà possibile vedere il deserto trasformarsi in un giardino, nel quale diversi popoli e diverse religioni possono vivere insieme e raccontarsi la propria storia, guardandosi negli occhi.
Vieni ancora, Signore, a mettere la tua tenda in mezzo a noi, perché anche noi possiamo essere questa tenda di accoglienza, di condivisione e di solidarietà.
La tua venuta sia per tutti noi come quell'acqua che irrora i terreni aridi, spaccati dal sole, senza vita, in attesa di essere rivitalizzati. La tua venuta sia per tutti noi come la prima pioggia, sotto la quale tutti corrono per danzare la libertà, la bellezza di appartenere a te, di venire verso te, speranza che riempie la nostra sete.
A tutti noi, un bel Natale in compagnia di Lui!