Musica e immagini per S. Guido
Perché la chiesa proclama "santi" alcuni suoi fedeli? Non ce ne sono già abbastanza di santi e beati per continuare a farne di nuovi? Lo fa forse per i loro famigliari e concittadini, perché provino un sentimento di orgoglio?
Gesù e il vangelo c'entrano in tutto ciò?...
Con queste domande abbiamo aperto la serata di musica e immagini realizzata per mons. Conforti, un mese prima della sua canonizzazione, venerdì 23 settembre, nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista a Parma. La chiesa ha visto l'afflusso di molte famiglie, sacerdoti, religiosi e giovani che riconoscevano in Conforti un loro famigliare, colui che ha lanciato la città di Parma nell'avventura dell'evangelizzazione.
Noi studenti saveriani, insieme agli amici di varie parrocchie della città e ai laici saveriani, abbiamo presentato un filmato sulla vita del Conforti e dei suoi missionari, accompagnandolo con canti sui ritmi e le lingue dei paesi di missione. Alla serata ha partecipato anche la corale san Bernardo degli Uberti, cantando a più voci l'inno al Conforti.
Ogni persona presente ha avuto modo, tra canti e video, di cercare una risposta alle domande iniziali. Personalmente ho pensato che la chiesa continui a proporre modelli di santità per mostrare che è possibile essere amici di Gesù e vivere la vita evangelica. Mons. Conforti, in particolare, ci testimonia lo zelo missionario: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura".