Missione e preghiera, Comunione e testimonianza oggi
È prossima l'assemblea speciale del sinodo dei vescovi per il Medio Oriente. Il titolo "Comunione e testimonianza" s'ispira agli Atti degli apostoli: "La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un'anima sola" (At 4,32). Il tema è importante per la vita cristiana di tutti i tempi e luoghi; è particolarmente profetico oggi, che viviamo tra conflitti di ogni genere: culturali, politici, razziali, religiosi...
Presentando il documento di base per la riflessione (Instrumentum laboris), il Papa ha sottolineato che il sinodo è pure un'occasione preziosa per i cristiani di tutto il mondo di offrire sostegno spirituale e solidarietà ai fratelli del Medio Oriente. Un'occasione per ripensare il valore della presenza cristiana nella società, così da essere in essa lievito di pace, principio di sana educazione, dedizione alla vita nelle sue varie fasi.
Riportandoci nel Cenacolo, là dove i cristiani non erano se non un piccolo gruppo, il sinodo invita i vescovi e noi a scendere alle radici per scoprire dove sta il segreto della prodigiosa missionarietà e della grande forza di testimonianza degli apostoli e dei primi discepoli, dopo la passione, morte e risurrezione del loro Maestro.
La risposta è semplice e impegnativa: credere in Lui vivo e presente; vivere in comunione; essere assidui nella preghiera e nella frazione del pane (Eucaristia); insieme con Maria, la Madre che custodisce, conforta, veglia, intercede.
La gioia dei primi discepoli consiste proprio nel far comunione, nello stare fraternamente insieme a pregare e lodare il Signore, a condividere i beni e spezzare insieme il pane. Essi predicano il vangelo incarnandolo. Per questo, attorno a loro si crea un'atmosfera di novità, di stupore e di simpatia che diventa forza evangelizzatrice.
Il miracolo è possibile anche oggi, se noi ci impegniamo a essere autentici cristiani.