Memoriale saveriano in Bangladesh
All’aperto, nel parco della casa saveriana a Khulna, abbiamo costruito un presepio contestualizzato ai nostri giorni, a questi ultimi anni di vita. Anche il 2021 è stato segnato dalla grave calamità epidemica del Covid-19, in tutto il mondo, che ha provocato milioni di morti e più ancora malati con gravi ripercussioni personali, familiari, sociali e religiose. Anche i saveriani sono stati colpiti, associandosi al dolore immenso dell’intera umanità. Per non dimenticare, abbiamo voluto costruire qui in Bangladesh un Memoriale, una specie di Icona, che interpretasse in qualche modo percezioni e sentimenti da noi provati. Mi sono lasciato ispirare dall’opera dell’artista fabbro Sandro Bracaccini. In tre ceramiche sono visibili volti e nomi, paese di missione e data di morte dei confratelli vittime del Covid (ben 24 nei mesi febbraio-maggio 2020). Su una quarta ceramica è descritta la ragione del Memoriale: “Colpiti dal Corona Virus, insieme a milioni di persone, sono morti vari Missionari Saveriani. In loro Memoria”. Su targa blu è riportato un versetto del Salmo 116: “Agli occhi del Signore la loro morte è motivo di grande dolore”.
Per comporre l’icona della Pandemia sono stati utilizzati attrezzi e pezzi del bazar dell’usato a Khulna. Nell’insieme, appaiono le difficoltà maggiori dei colpiti dal virus nemico. Tutto converge verso l’alto, su quel grande Volto addolorato e pietoso, coronato e caricato delle sofferenze umane: Cristo Gesù. Il Memoriale è stato eretto sul sentiero che nel parco illuminato porta al Presepio, presso un albero di Kea, le cui radici scendono dall’alto per toccare e penetrare la terra, e così sostenere la pesante chioma. Troverà il suo posto definitivo nel mezzo del cimitero saveriano, nella Domus di Boyra. Una versione più semplice è invece collocata all’inizio delle scale che portano al terrazzo della Domus stessa.