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Maria Annunziata, Donna missionaria

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Era il 5 maggio 2022, quando è cominciato il Novenario, al Santuario dell’Annunziata a 30 chilometri da Bitti, immerso in una valletta e circondato da oltre 50 cumbessias (casette dove risiedono coloro che partecipano stabilmente alla novena).

Il Comitato, finalmente, era riuscito a riaprire il Santuario, dopo due anni di pandemia. E le persone con gioia sono tornate a pregare, ad ascoltare Maria, donna missionaria, una di noi che aveva messo la sua vita a disposizione di Dio e dei fratelli. Ogni giorno, i pellegrini si ritrovavano a pregare, cantare (bellissimi e profondi i canti in lingua sarda risalenti anche al 1600) e a riflettere su Maria. È toccato a me guidare la riflessione. La preghiera del Rosario, la Via crucis, la novena e il ricordo di coloro che ci avevano lasciato scandivano il tempo. E, naturalmente, c’era tempo per fraternizzare, per essere nuovamente felici di ritrovarsi insieme.

La domenica è il giorno in cui la gente veniva anche da lontano per pregare Maria, per chiederle delle grazie, per prendersi qualche impegno per la vita di ogni giorno. Maria ascolta tutti e chiede a ciascuno cosa sia disposto a fare per rendere il mondo migliore. Allora, nel silenzio, ognuno cerca di andare in fondo al proprio cuore e, con semplicità, la invocano di aiutarli a rimettersi in cammino per le strade del mondo, non solo pregando e ringraziando Dio, ma anche facendo diventare concreto l’amore, ricevuto da Dio, attraverso Maria.

mac Bitti cavalliAlcuni pellegrini hanno voluto scrivere qualche loro riflessione “Grazie Maria, per questi giorni, li abbiamo vissuti nella gioia e nella serenità dell’incontro con Te. Ti abbiamo portato i problemi dei malati, dei giovani, degli anziani, delle nostre famiglie. Grazie, per la forza che ci hai dato e perché ci sei sempre vicina”. Gli ultimi giorni sono stati i più intensi. Il venerdì sera, la fiaccolata intorno al Santuario (tanta gente che cantava e pregava, molto emozionante). Il sabato sono arrivati i cavalieri (una trentina), partiti da Bitti. La domenica grande festa con stendardi, bandiere e la statua di Maria Annunziata, arricchita dagli ex-voto, gioielli e medaglie (alcune risalenti alla metà del 1800), doni dei pellegrini.

Grazie agli organizzatori per come hanno accolto novenanti e pellegrini, a partire dal Comitato, a chi ha lavorato in silenzio per rendere tutto bello e pulito e continua a lavorare. Fa piacere vedere l’amore di queste persone che in silenzio hanno dedicato il loro tempo a Maria e a ciascuno di noi. Vorrei terminare, ricordando i 9 verbi che Maria Annunziata ci ha lasciato, come impegno per continuare la nostra vita di ogni giorno: ascoltare, visitare, annunciare (essere missionari), accogliere, incoraggiare, servire, farsi vicino a chi è solo e soffre (essere suoi compagni di viaggio), lavorare con le proprie mani (responsabilità), essere pieni di gioia (da condividere con tutti). Amparade nos, Segnora, Virgo de s’Annunziata! E così sia.



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