Lui è il mio futuro…
Me ne andavo in giro con il mio vestito a brandelli e sporco. Cercavo di coprire il più possibile le mie piaghe. Sulla testa avevo un buffo cappello per non farmi riconoscere. Ma tutti sapevano chi ero: un lebbroso! Non potevo entrare nei paesi. Dovevo stare lontano dalla gente, suonando il mio piccolo campanello. Un giorno dei giovinastri mi avevano fatto scappare via, tirandomi delle pietre. Mi lamentai con Dio: “Perché è successa a me, Abramo, questa disgrazia?”. Stanco per la corsa, mi addormentai vicino a un pozzo. Qualcuno mi fece tornare alla mente i ricordi. Tutto era iniziato, quando un giorno stavo tornando dal campo, dove avevo lavorato con mio padre. Non mi accorsi che qualcuno o qualcosa si era intrufolata nel mio piede. Non ci feci caso. Ma dopo qualche giorno, mi faceva male. Allora mi portarono dal guaritore del villaggio che mi applicò delle medicine. Ma, invece di guarirmi, piano piano il mio corpo divenne una piaga. Ero diventato un lebbroso! Fui trascinato fino a una delle caverne fuori dal villaggio e là mi abbandonarono per sempre. E così sembrava il mio destino, finché un giorno incontrai Gesù. Sapevo che era un maestro, ma non sapevo quanto fosse grande il suo cuore. Mi ridiede la vita e così ricominciai, per poco tempo, a vivere nel villaggio. Io volevo stare con Lui. Avevo sentito il Suo amore per me. Ormai Lui era il mio futuro!