Sono numerosi gli autori, i santi, gli uomini di Chiesa che hanno parlato di Maria, la madre del Figlio di Dio. E proprio perché madre di Dio è considerata la regina del cielo e della terra, colei che riesce a meraviglia nell’ottenere grazie per tutti i suoi figli.
Non ci sorprende dunque la sua figura di grande protagonista nella vita di Gesù, a partire dalla sua infanzia, come ce ne parlano gli evangelisti (cfr Mc 3,21. 31-35, poi Mc 6,1-6 e ancora Mt 12,46-50; 13,54-58; Mt 1-2; Lc 1-2). Maria visitata dall’Arcangelo, è destinataria di una richiesta da parte di Dio, unica donna eletta fra milioni al mondo, annunciata dai profeti e prima attrice di un evento unico. Lei è la partner assoluta di Dio stesso nella realizzazione del piano salvifico dell’intera umanità. Donna eletta e prediletta da Dio fino a diventarne Madre.
Viene da riflettere a lungo su questa Donna che è anche Madre nostra, sorella, compagna, amica; a Lei ci rivolgiamo sempre per ogni cosa, perché è in grado di ascoltarci. A questo punto viene da interrogarci sulla persona di Giuseppe, l’uomo scelto per essere suo compagno di vita. Anche qui ci troviamo un po’ confusi nel collocare questo artigiano di Nazareth accanto a Maria, l’eletta da Dio.
Conosciamo tutti la storia, la tragedia vissuta in silenzio da quest’uomo che, solo grazie alla sua fede, alla sincerità dei sentimenti e dell’amore puro, è riuscito a muoversi nella direzione di un piano divino allora sconosciuto.
E proprio nel confronto con Maria, emerge la sua grandezza. Lui che ha saputo mantenere il passo con lei lungo la strada disegnata da Dio. E non ha indietreggiato, si è fidato, si è lasciato condurre dalle parole dell’angelo: “Non temere di prendere con te Maria, quello che è avvenuto in lei è per opera dello Spirito Santo” (Mt. 1,16, 18-21-24). E Dio che legge e scruta i cuori, ha premiato quella sua grande fede.
A fianco di Maria ha saputo custodire Gesù, proteggere quella Famiglia straordinaria, unica, divina, destinata ad essere modello per i secoli. E sempre accanto a Maria, Giuseppe viene elevato a testimone dei suoi miracoli, della sua grandezza, testimone di quella Donna che nella Chiesa, istituita dal Figlio, ancora oggi prosegue la sua incarnazione fino alla fine del mondo.
Giuseppe prende luce da Lei, ne conserva e irradia la grazia e, quale uomo semplice e comune, rende partecipe tutti noi dell’immenso mistero divino sceso in terra. Giuseppe ci rappresenta totalmente nella pienezza dell’umanità povera, fragile, peccatrice e bisognosa quale siamo. Ci rappresenta perché uomo, ma anche per questo ci fa capire di come Dio abbia scelto la nostra umanità per salvarla. Nel suo vivere nascosto, silenzioso, ha messo a disposizione del volere divino tutta la buona volontà, la generosità e l’obbedienza alla chiamata di Dio.
Non ci stupisce dunque che la Chiesa l’abbia proclamato suo patrono e soprattutto ci riempie di gioia saperlo nostro protettore in ogni momento della vita. Molti sono i suoi devoti e Lui da uomo giusto com’era, non li delude. Andiamo a riscoprire questo santo che ci appartiene con tutta la sua umanità. Ci appartiene per aver vissuto intensamente i problemi, le fatiche, le responsabilità di un padre di famiglia e di uno sposo. Il suo non era un quotidiano diverso dal nostro, ma l’ha vissuto fidandosi di quel Dio che guida quanti in Lui si abbandonano.
Donaci caro san Giuseppe, una fede intensa, capace di superare ogni ostacolo e guidaci con la tua protezione, nel cammino dei nostri giorni per poi assisterci nel momento del nostro ritorno al Padre. Amen.
