Laici saveriani nel cuore d'Africa
Alcuni laici saveriani sono andati, la scorsa estate, nel cuore dell'Africa: nella repubblica democratica del Congo, e precisamente a Goma, là dove il vulcano Nyiragongo, appena un anno fa, aveva distrutto tutto, seppellendo ogni cosa con la sua lava incandescente.
Padre Silvio Turazzi ricorda:
"Quattordici mila famiglie hanno perso tutto. Hanno ricevuto qualche aiuto i primi due mesi. Poi tutti si sono dimenticati di loro. Sono stati completamente abbandonati. Stanno cercando di ricostruirsi la vita da soli. Hanno bisogno di essere incoraggiati!".
Mirella, a nome dei laici saveriani, ci descrive l'esperienza fatta.
Per noi laici saveriani è stata un'esperienza importante. Abbiamo avuto la possibilità di incontrare la gente di Goma e di condividere un pezzetto della loro storia, resa drammatica dai tanti anni di guerra e dalla recente eruzione del vulcano.
Un'esperienza missionaria nuova
Giovanna, Paolo ed io ci siamo recati in questa città per verificare la possibilità di costruire una nuova esperienza missionaria in questo territorio. Siamo andati perché volevamo ascoltare la gente, ascoltare la chiesa locale, il suo vescovo Ngabu e i missionari saveriani che da anni operano in quel luogo.
Padre Piero Sartorio ci ha fatto da guida. Abbiamo visitato i carcerati, i malati in ospedale, i bambini ricoverati al centro nutrizionale. Partecipando alla Messa domenicale, siamo rimasti stupiti dalla grande vitalità che sprigiona dalle persone, dalla voglia di ricominciare nonostante le tante difficoltà. Abbiamo capito che l'unica prospettiva, quella giusta, è quella di Gesù che ci ha raccomandato questo: bisogna cominciare dagli ultimi.
Il vescovo di Goma ci ha reso fatto conoscere il suo progetto. Con l'aiuto della Caritas, vuole mettere in piedi un centro sanitario che possa garantire agli abitanti diversi servizi essenziali: una maternità, un centro trasfusionale e un centro di prevenzione dell'HIV.
Noi laici saveriani, per mezzo di Paolo e Giovanna, vorremmo inserirci in questo programma. Lo faremo insieme ai saveriani che, su richiesta del vescovo, stanno studiando la possibilità di iniziare una nuova missione.
Per condividere fede e vita
Vogliamo costruire la nostra piccola casa proprio in quella zona, nei pressi del centro sanitario, così possiamo stare vicino alle abitazioni della gente e alla chiesa. Questo ci permetterà di vivere più intensamente l'esperienza pastorale. Non vogliamo soltanto "fare qualcosa di utile", ma condividere fede e vita.
Una delle caratteristiche di noi missionari laici è la competenza nel nostro lavoro. Perciò Paolo e Giovanna svolgeranno le proprie professioni. Paolo è medico psichiatra e quindi collaborerà nel centro di igiene mentale già esistente, oltre a lavorare nel nuovo centro nutrizionale per bambini malnutriti e nel progetto di prevenzione contro l'HIV. Giovanna, sua moglie, organizzerà il centro nutrizionale.
Ci piacerebbe fare un'esperienza di chiesa in cui i laici e i religiosi saveriani, pur mantenendo ruoli specifici, lavorino insieme testimoniando la propria comunione in Cristo.
C'è tutto da preparare. Facciamolo insieme
Bisogna trovare i fondi per costruire la casa dei laici, il centro nutrizionale e quanto è necessario per organizzare la nostra presenza. Ma siamo pieni di entusiasmo, perché se questo progetto è nella mente di Dio, siamo sicuri che ogni ostacolo sarà superato.
Chiediamo ai lettori di "Missionari Saveriani" di assisterci con la preghiera e, se lo desiderano, anche con qualche loro contributo. Siamo convinti che la missione è fatta da tutti. Siamo convinti che tutti sono chiamati ad andare in missione. Questo si realizza quando chi parte è accompagnato dall'affetto, dalla preghiera e dall'interessamento di chi resta.
Giovanna e Paolo, i due coniugi del Laicato saveriano, hanno già prenotato il volo per Goma. Partiranno il 19 agosto prossimo. Là li aspetta il saveriano padre Giuseppe Dovigo, che sta preparando il posto, l'ambiente e il clima adatto. Padre Giuseppe ci tiene continuamente aggiornati con lettere che raccontano la vita, i problemi e il coraggio della gente. Presto ve ne faremo partecipi, attraverso queste pagine.