La veglia con p. Simone Piccolo
C’è chi parte (beato lui) e chi lo incoraggia a partire! È stata la serata di p. Simone Piccolo, saveriano della Gazzera a Mestre, quella di sabato 22 ottobre. Abbiamo vegliato con lui, prima della partenza per le Filippine, con l’aiuto della sua parrocchia e del Centro missionario diocesano di Venezia che ci hanno accolti con simpatia.
È una tappa importante della sua vita. Oltre all’aiuto del Signore, ha bisogno di essere incoraggiato da tutti noi.
Tre simboli attuali…
La sua partenza ci pone delle domande su come viviamo la spinta missionaria che viene dal vangelo. Durante la veglia, alcuni simboli hanno reso vive le parole di papa Francesco che ci ricorda sempre di essere una chiesa “in uscita”, aperta a tutti.
- Un thermos significa offrire qualcosa di caldo a chi si sente solo;
- i cellulari ci portano in Congo RD, dove si estrae il coltan che li farà funzionare;
- le macerie sono il simbolo delle distruzioni nel mondo.
Tre simboli per rendere attuale la provocazione del vangelo che ci invita ad amare tutti, nonostante tutto.
Chi è il missionario?
Poi è stato il momento dell’ascolto di alcuni testimoni. Ha iniziato p. Rosario, superiore dei saveriani d’Italia.
Chi è il missionario? È un uomo che brucia la propria vita per Gesù nell’annuncio del vangelo.
Lascia la famiglia per entrare in una famiglia più grande. Per questo, il missionario non può scomparire dalle preghiere e dalla carità della comunità.
La vita è vera, solo se la si dona! Una chiesa in uscita è quella che porta l’amore dappertutto. Noi che rimaniamo, non possiamo rinunciare ad annunciare intorno a noi il Cristo morto e risorto.
Il segno della croce in dono
Il dialogo tra due giovani della parrocchia, reduci dalla Gmg a Cracovia, ci ha ricordato l’urgenza di non stare seduti, ma di interrogarci di fronte alla partenza di p. Simone. Essi hanno vissuto un’esperienza, nel nome della misericordia, per rendere visibile il sogno di un mondo migliore. E da qui hanno preso l’impegno per condividere questo ideale nella vita di ogni giorno.
P. Simone ha voluto donarci il segno della croce iniziale. I muri della chiesa si sono allargati e hanno abbracciato tutti i popoli del mondo.
“Desidero raccontare ai filippini qualcosa di Gesù ed essere loro compagno di viaggio. L’altro, a volte, può farmi paura, perché è sconosciuto, ma può diventare una ricchezza”.
Alla prossima partenza!
La consegna del crocefisso ci ha ricordato che è il modello di ogni missionario: donare tutta la sua vita fino alla fine per Dio e per i fratelli.
I genitori di p. Simone erano presenti e sicuramente avevano tanti pensieri nel cuore. Noi li ringraziamo di cuore per questo dono.
Alla comunità della Gazzera auguriamo tanta gioia e, perché no, di ritrovarci presto per un’altra veglia con qualcuno che partirà in missione. E alla chiesa che è in Venezia la gioia e il coraggio di inviare tanti missionari.
Nei secoli scorsi molti sono partiti dal porto di Venezia per andare in Oriente. Uno tra tutti: San Francesco Saverio e compagni.
Perché non seguire gli esempi? Sarebbe qualcosa che riempirebbe il nostro cuore di gioia!