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La stella di Natale in Giappone, I piccoli narrano...

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La giovane che nella festa di Cristo Re ha ricevuto il battesimo con la sua famiglia, ricorda ancora la parte e le parole che venticinque anni prima, all'asilo della missione, l'aveva vista protagonista come "Stella di Natale" nella recita natalizia. A quel tempo, l'incaricato della missione e dell'asilo di Kaizuka, vicino a Osaka, era il compianto padre Pio Devoti.

Da allora tutta la sua famiglia, pur spostandosi e viaggiando anche all'estero per lavoro, ha conservato un buon ricordo dell'educazione cristiana ricevuta. E due anni fa, tutti insieme, hanno avuto la bella idea di partecipare alla santa Messa della vigilia di Natale. È stata l'occasione per iniziare un cammino di fede, partecipando tutte le domeniche all'Eucarestia della comunità. Come frutto, hanno poi chiesto di far parte della comunità cristiana ricevendo il battesimo.

Nella missione di Kaizuka, grazie alle attività dell'asilo, l'attesa del Natale non si limita al periodo dell'avvento. Già all'inizio di ottobre le maestre preparano la bozza della "sacra rappresentazione"; dalla seconda settimana di ottobre i bambini iniziano a ripetere decine e decine di volte - tipico stile giapponese! - le battute e i movimenti da fare.

In pratica, è una catechesi sulla vicenda natalizia, ripetuta mille volte, che certamente i bambini ricorderanno per tutta la vita. I bei canti giapponesi sul Natale e la recita di semplici preghiere natalizie formano in questi bambini un terreno dove gettare il buon seme del vangelo.

Anche io missionario comincio a preparare il Natale molto tempo prima: metto insieme i pezzi del mosaico per la "predica natalizia" e tiro fuori dal ripostiglio i personaggi del presepio. Saranno proprio questi che mi aiuteranno a presentare il Natale ai più piccoli dell'asilo, che per la prima volta ne ascolteranno il "racconto vivo". Hanno anche modo di pensare ai bambini del mondo e condividere con loro il frutto di qualche sacrificio.

Cosa resta delle tracce della presenza del Signore, che viene a visitarci con la sua nascita? È un mistero che si schiarisce proprio nei piccoli eventi che fanno da "stella" a ogni cammino di fede. Nel medesimo stile di duemila anni fa, ancora oggi, in modo discreto e umile, il Signore lascia il segno della sua presenza.

In fondo al cuore vorrei che queste luci si moltiplicassero e divampassero come il fuoco. Sono anche tentato di pensare che con il mio sforzo qualcosa succederà.

Ma poi torno a più umili pensieri e lascio fare al Signore, che si serve dei piccoli per narrare le sue meraviglie.



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