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La Pasqua arrivata in anticipo…

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Come avete letto sopra, fin dal gennaio scorso, in casa nostra, c’è stato un anticipo della Pasqua del Signore con la morte di p. Bruno Marchetti. Il coinvolgimento nella Passione del Signore è continuato con i nostri cari infermi: p. Giacomo Peruzzo, p. Nello Berton, p. Giovanni Toninelli, p. Vittorino Dalla Valle e ancora il festeggiatissimo p. Pino Rabito, che ha tagliato il traguardo delle 99 primavere!

La nostra comunità di Vicenza si è arricchita grazie all’arrivo, dalla Casa madre di Parma, di p. Vito Scagliuso, già missionario in Indonesia, in Sierra Leone e con una significativa esperienza in Terra Santa.
Intanto, coordinato dal Vice Postulatore p. Gianni Viola, continua il Processo per la Causa di Beatificazione di p. Pietro Uccelli e dei presunti martiri saveriani Giovanni Didoné, Luigi Carrara e Vittorio Faccin.

La casa con i suoi ambienti e i confratelli con la loro disponibilità al ministero e all’animazione missionaria, rimangono aperti alle eventuali richieste della diocesi e dei suoi pastori. Nell’augurarvi buona Pasqua, pubblichiamo una lettera della mamma di p. Rabito, scritta negli anni ’50. Dentro troverete un mix di sentimenti ed emozioni, di cronaca e di fede.

Villaverla, 20 maggio 1951

 Carissimo figlio,
lieta e consolante mi è stata la tua nuova, assieme anche il dolore. Spero con la grazia del Signore ti venga appagato questo tuo sogno. Ed io ne sono orgogliosa. Ringrazio Dio e la Madonna se questo si avvererà. Si è degnato di portare un mio figlio ad evangelizzare il suo vangelo in terra lontana. Certo, mio Pino, non ci vedremo più; non importa, Dio è con noi e ci troveremo lassù in cielo.
Maria di Tullio, il primo giugno, parte per Roma assieme a Luigia Benetti e Maria Catelan. Ieri è venuto a trovarmi, è stato ammalato di polmonite, ora va abbastanza bene; è tornato oggi al suo lavoro. Appena potrò avere l’indirizzo di Attilio te lo mando, perché tu gli possa scrivere per fargli tante raccomandazioni.
Caro Pino, mi trovo un po’ avvilita; sono più di 20 giorni che ho sempre la febbre, però mi alzo ogni giorno. Tullio va abbastanza bene, il papà sta benone e sembra contento che tu sia partito. Un saluto da tutti, un bacio da tua mamma. Iddio ti benedica.



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