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La parrocchia sulla lava: Parrocchia S. Francesco Saverio

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In sintonia con il nostro carisma

Padre Giuseppe Dovigo è un saveriano vicentino di 66 anni che era già stato in Africa. È ripartito a gennaio del 2003. Scrive spesso lettere che sembrano pagine di diario. Abbiamo fatto un collage di pezzi scelti, per raccontare com'è la parrocchia a stile missionario in …Africa. Può valere anche altrove?

La città di Goma è a nord del lago Kivu, ai confini con il Ruanda. Dopo l’eruzione del vulcano Nyiragongo del 17 gennaio 2001, ha visto un aumento vertiginoso della popolazione, aumentata da 150 mila a 500 mila abitanti. Il prolungamento è avvenuto sulla sponda occidentale del lago, lungo la strada che da Goma conduce verso Sake e prosegue fino a Bukavu.

Lo scorso anno, il vescovo di Goma mons. Faustin Ngabo ha proposto ai missionari saveriani di fondare una nuova parrocchia nella periferia della città. I saveriani hanno accettato volentieri, perché il nuovo campo di lavoro era in sintonia con il nostro carisma. Anche i laici saveriani erano pronti a collaborare nell'attività missionaria della zona. Così abbiamo acquistato, a nome della diocesi, un terreno per la nuova chiesa e per le opere sociali, per la casa dei missionari e dei laici saveriani.

Qui la miseria è di casa per tutti

La nuova parrocchia ha avuto inizio il 1° giugno 2003. La popolazione complessiva è di 20 mila abitanti, distribuiti in sette quartieri di periferia, ai piedi del vulcano, e uno a Mugunga, a circa 7 chilometri. È gente rifugiata a causa della guerra e per l'eruzione del vulcano. La grande maggiorana è povera e senza lavoro. La miseria è di casa in molte abitazioni.

Altri quattro villaggi nella zona collinare sono bisognosi di tutto: acqua, strade, scuola e formazione. Tutto questo territorio è sprovvisto d'elettricità e solo una parte ha l’acqua potabile. La strada asfaltata è frequentatissima, con negozi e attività varie a destra e a sinistra.

La chiesa deve essere presente dove il popolo vive con tutti i suoi problemi. È il momento di collaborare con la chiesa locale. È necessario lavorare insieme a livello di città per le famiglie, gli studenti, i giovani, i disoccupati, i lavoratori, i malati…

La nuova parrocchia affidata ai saveriani

I cattolici sono 4.500, in 34 comunità di base, con 76 catechisti volontari e oltre 300 catecumeni. Molti hanno lasciato la pratica religiosa nella chiesa cattolica a causa della distanza e delle drammatiche vicende del Paese. Abbiamo anche tre scuole elementari con più di 900 studenti e 22 maestri.
Oltre ai cattolici, vi sono 7.650 cristiani di 22 chiese diverse. Più di un terzo degli abitanti praticano altre religioni. Anche i musulmani hanno una discreta comunità con una moschea ben visibile sulla strada principale.

L'équipe missionario è formato, oltre al sottoscritto, dal friulano p. Sisto, il messicano p. Umberto e i coniugi parmensi Giovanna e Paolo Volta del laicato saveriano.

Un campo aperto all'evangelizzazione - Ecco i nostri maggiori impegni missionari:

La pastorale missionaria: diamo importanza alle piccole comunità cristiane. La parrocchia non riesce ad essere vicina a tutti; sono necessarie unità più piccole, dove la gente s'incontra, prega, si aiuta e agisce sul territorio. Le piccole comunitàservono a creare senso d'appartenenza, a vivere insieme il vangelo, ad accogliere i nuovi arrivati. Sono in lenta formazione e molte non hanno un piccolo terreno per la casa della comunità.

L'educazione della gioventù: i giovani sono numerosi e in ricerca. Il loro avvenire è in città; la gente non torna sui monti o in campagna. Purtroppo non ci sono scuole superiori. La gioventù non ha nella zona riferimenti precisi. La città sta riempiendosi di bambini di strada. Stiamo cercando di costruire una scuola superiore. Vorremmo offrire possibilità di lavoro, sfruttando le risorse del posto.

La cura della sanità: ci sono piccoli dispensari privati nei due quartieri principali, ma nelle colline tutto è da rifare. Ci sono casi di colera che preoccupano. Il dottor Paolo Volta è impegnato nel centro per la salute mentale; la moglie Giovanna si interessa alle donne. Ambedue sono un riferimento importante per le nostre attività nei settori sanitario e femminile.


APPUNTI DI VITA MISSIONARIA

  • Giovanna e Paolo Volta

All'inizio dell'Avvento, padre Umberto e i giovani della parrocchia hanno attaccato un cartellone con la scritta “Dio cerca casa". È il messaggio che ci accompagna in questo periodo: ognuno si prepara ad aprire casa e cuore a Gesù che ritorna. Anche noi lo attendiamo con gioia.

Ogni sera andiamo a Messa con i saveriani: è un momento per stare insieme a loro e raccontarci i fatti della giornata. È sabato sera e abbiamo finito di cenare. Paolo sta ripassando la lingua swahili: ogni tanto emette dei grandi sospiri...; io per imparare mi affido di più alle chiacchierate con i bambini. Vedremo quale metodo sarà più efficace!

Il lavoro di Paolo al centro di salute mentalecontinua con regolarità. lo sto organizzando il lavoro di animazione a Mugunga, il villaggio a 10 chilometri da Goma. Vorrei rispondere ai bisogni essenziali dei bambini e delle mamme. Mi sta aiutando mamma Rachele, che ha già esperienza di animazione nei villaggi. Il confronto con chi lavora in questo settore è importante.

La moglie del nostro professore di lingua, la scorsa settimana ha avuto la malaria; una fragile donna che pesa poco più di quaranta chili, mamma di sette bambini. Il professore, con molta discrezione, ci ha chiesto due euro per acquistare un barattolo di latte. Alcuni giorni dopo, la mamma è venuta a ringraziarci. Sul biglietto aveva scritto le parole di Paolo ai Filippesi: “Adesso ho il necessario e anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni che sono un profumo gradito a Dio. Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno con magnificenze in Cristo Gesù".



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