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La parola alla gente: L'Africa che crede e resiste

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Dalle lettere della gente del Congo

Il Paese ha cambiato nome più volte (Congo, Zaire, RD Congo), ma la gente ancora attende la pace e la giustizia. Il profitto delle grandi ricchezze minerarie e forestali si è riversato su gruppi dominanti nel Paese e all'estero, riducendo alla miseria il popolo, tra cui si è diffusa la filosofia dell'arrangiarsi. Ma tanti hanno tenuto viva la solidarietà. Anche per questo la gente è sopravvissuta, pur pagando un enorme tributo di morti e sfollati. Ha saputo condividere il poco che aveva, affinché nessuno restasse con niente.

In questo dramma, le donne hanno doppiamente sofferto. Hanno faticato fino all'inverosimile per sfamare la famiglia; hanno visto mariti e figli decimati dalla guerra; sono state vittime di stupri, umiliate e infettate d'Aids…

Nonostante tutto hanno tenuto acceso il lucignolo fumigante della vita e della speranza.

A questa storia quotidiana rendiamo omaggio, cogliendone qualche eco dagli stralci di lettere scritte negli anni recenti.

La mia seconda bambina si chiama Nardo perché è nata prima di Pasqua e ricorda quel profumo prezioso che le donne hanno preparato per ungere il corpo di Gesù. Il lavoro della scuola è incerto. Anche quando i genitori ci pagano, è pochissimo. C'è la difficoltà di acquistare gesso e quaderni; i bambini non sono tranquilli a motivo della fame.

Stiamo soffrendo molto.

Contiamo sul lavoro dei campi per avere un po' di cibo. L'ospedale è stato danneggiato e curarsi diventa difficile e costoso. Cristo solo ci custodirà e ci nutrirà, benedicendo il poco che abbiamo. Non ringrazieremo mai abbastanza il missionario: si è dato anima e corpo per rafforzare noi cristiani durante i disordini. Abbiamo provato un grande dolore quando è partito. Ma Cristo non ci abbandona. È tornato un nostro sacerdote e le cose adesso procedono bene. Siamo riconoscenti anche per l'arrivo delle suore. Davvero Dio ci ama. Continuate a pregare per noi.

Malgrado i disordini, stiamo discretamente bene. Niente funziona: politicamente, socialmente, economicamente, religiosamente; per le ragioni che conosci bene... I prezzi di ogni cosa sono esorbitanti e senza limiti. Le porte delle scuole sono chiuse. C'è l'esodo di preti e suore… Malgrado le tante conseguenze cattive, questa guerra aiuterà tutti noi - preti, religiosi e laici - a prendere coscienza di noi stessi. Il tribalismo ha conseguenze drammatiche! Dai preti fino a noi stessi, dobbiamo dire “ mea culpa ”. Abbiamo speranza nella Trinità: tutto andrà bene.

Ci siamo ancora, la mia famiglia e i cristiani della comunità, anche se alcuni sono morti. Dio ama il nostro paese, ma è necessario che ci convertiamo e riconosciamo questo amore. Uomini malintenzionati avrebbero voluto assaltare la missione, ma i cristiani l'hanno protetta, vigilando giorno e notte. Tutti i preti sono fuggiti, tranne due, che sono coraggiosamente rimasti per rincuorare i cristiani. Ora due giovani preti sono già tornati. Non stancatevi di pregare per il nostro paese, perché le difficoltà sono tante.

A che serve restare? Di fronte alla crisi prolungata del Congo viene spontaneo pensare: tutto quello che abbiamo fatto è andato distrutto; non si può far niente. A che serve restare?… Più che chiederci che cosa fare , dobbiamo chiederci come essere presenti oggi. Abbiamo scelto di essere qui, in mezzo ai poveri. Dobbiamo conoscere le aspirazioni profonde della gente: a una vita degna, alla pace, alla convivenza. Noi siamo qui per incoraggiare questo cammino.

Il nostro paese è vittima di uno sfruttamento illegale delle risorse e di molti crimini… Noi crediamo che un giorno le voci si eleveranno nel mondo per chiedere che giustizia sia fatta in questa regione dei Grandi Laghi. Dopo un conflitto armato, la riconciliazione non è possibile se la ricerca della giustizia non è messa al centro del processo di pace. Malgrado il prezzo che questo può costarmi, sono fiero di continuare ad animare, in questa giungla, la gioventù congolese per denunciare e combattere le violazioni dei diritti umani con la non violenza attiva.


  • Il libro “Con loro sempre” ed. CSAM e la videocassetta “Restiamo con voi”, oltre ai tre fascicoli sui saveriani martiri in versione separata, sono disponibili presso la “Libreria dei popoli” in via Piamarta 9, Brescia


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