di: Lilla, Eleonora e Rita.
Ricordate p. Nicola Colasuonno? Era il lontano 2001 quando un gruppo di giovani da lui incoraggiati e un trio di mamme con lo spirito missionario diedero vita al "Buffet dei Popoli" per un gemellaggio mai interrotto con il "Centro di sanità" di Kasando (Nord Kivu, in Congo RD).
Qui, in un panorama umano politico e sociale molto disagiato, missionari e missionarie si adoperano per i più bisognosi di cure, cibo ed educazione scolastica.
Un rapporto sempre vivo
Il "Buffet dei Popoli" purtroppo da qualche anno ha interrotto le attività per impegni di vita e di lavoro dei giovani che lo sostenevano. Ma il "Banco dei Ricami" è tuttora attivo e attende la collaborazione dei gallicesi che, con un gesto di amore, portano a casa manufatti originali, permettendoci così di spedire in Africa qualcosa per sostenere i fratelli bisognosi.
Il rapporto con l'Africa è sempre vivo ed è testimoniato dalle lettere di ringraziamento che conserviamo con amore. In realtà, siamo noi a dover ringraziare loro per la spinta che ci danno a impegnarci sempre di più. Ringraziamo la Madonna della Grazia che ci sostiene nel lavoro e i saveriani che fanno da tramite diretto con le missioni in Africa.
I "grazie" dalle missioni
Nell'aprile del 2001 suor Seraphine, direttore medico dell'ospedale di Matanda, scriveva ai nostri giovani che, in occasione del simposio della pace in Africa, avevano visitato quell'ospedale e vi avevano lasciato l'offerta: "Non sappiamo come ringraziarvi a proposito della busta carica che ci avete donato! Grazie di cuore. Dio vi benedica. Con quei soldi abbiamo comprato medicine per la farmacia dell'ospedale".
Nel settembre 2003, suor Josephine del centro di sanità di Kasando, scriveva a p. Nicola ancora in Italia: "Vi ringraziamo per i duemila euro che ci avete mandato. Noi lavoriamo in luoghi molto insicuri, la nostra zona subisce continui attacchi: spogliazioni sistematiche di parrocchie e ambulatori, uccisioni e violenze, interi villaggi bruciati. Ci sono venti ambulatori, ma cinque sono chiusi e quindici funzionano come possono per le continue ruberie finanche all'ospedale centrale. Quindi vi esprimiamo i nostri più vivi ringraziamenti per l'aiuto che ci date".
Un paese benedetto da Dio
Padre Tonino Manzotti, che tuttora lavora nella zona di Bukavu, nel 2005 ringraziava per l'offerta che aveva ricevuto, utile per le opere di soccorso ai poveri, ai malati di aids, ai lebbrosi.
Nello stesso anno, il compianto p. Pier Giorgio Lanaro ci raccomandava di continuare ad assistere la suora di Butembo la quale, puntualmente, quando riceveva un'offerta mandava il resoconto di come era stata usata, sempre a sostegno del centro di sanità di Kasando. E nel 2006 p. Pier Giorgio ci scriveva: "Grazie della vostra generosità che in questo paese dove mi trovo reca il tepore di un'amicizia cara. Una regione stupenda quella in cui vivo, che ricorda certi angoli di Aspromonte e della Sila, dove abbondano le zone fertili capaci di mantenere i suoi abitanti: insomma un paese benedetto da Dio. Purtroppo gli uomini lo hanno ridotto a un deposito di macerie... E così centinaia di bambini vanno a scuola solo perché noi paghiamo le tasse scolastiche, e centinaia ne sono usciti perché i genitori non sono in grado di farlo".
Così, anno dopo anno, siamo riuscite a realizzare con il nostro lavoro il gruzzoletto da mandare in aiuto ai più bisognosi. Dal centro di salute di Kasando, nel Nord Kivu in Congo, ci arrivano spesso note di ringraziamento come quelle che avete letto e resoconti di come sono utilizzate le offerte. Siamo felici di poter fare qualcosa gratuitamente, pensando a Dio che gratuitamente ci ama.
Se qualcuno si vuole unire a noi in quest'opera saremo ancora più felici.
