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Mamma Antonia aveva trasmesso al piccolo Guido la certezza che la Madonna è la creatura più bella e più amabile apparsa sulla terra. Lui aveva preso sul serio il suo rapporto con la Madre Celeste. Lei lo attraeva soavemente, e lui era docile alla sua guida. Lei gli insegnava ad aprire il cuore alle persone, e lui si rendeva disponibile. Lei lo sospingeva verso la grandezza nella fede e nella costanza, nell'amore per le cose spirituali, nella mitezza e nel coraggio, e lui rispondeva con animo generoso.

Più avanti negli anni, san Guido doveva viaggiare spesso fino a Roma, sia per necessità pastorali sia per l'approvazione dell'istituto missionario da lui fondato. In quelle occasioni frequentava la chiesa del Gesù, dove era venerata un'immagine della "Madonna della strada". Carico di storia, quell'affresco era stato "strappato" dai muri di un'antica chiesa dedicata appunto alla "Madonna della strada", lungo il percorso che i pellegrini seguivano per raggiungere San Pietro.

Ispiratrice di santità

Davanti a quell'affresco avevano sostato tanti pellegrini, rapiti da quella giovane Donna con il Bambino in braccio: maternità celeste, radicata sulla terra. Lì avevano pregato santi come Carlo Borromeo e Filippo Neri. Anche Francesco Saverio, primo ispiratore della vocazione missionaria di san Guido, vi aveva sostato alla vigilia del viaggio verso le lontane Indie, per predicare il vangelo a quelle genti. E sant'Ignazio di Loyola vi aveva tratto ispirazione per la stesura dei famosi "Esercizi spirituali".

La "Madonna della strada" è colei che precede tutti nel cammino della fede: dall'incarnazione alla nascita di Gesù; dalla fuga in Egitto al nascondimento di Nazareth; dagli inizi della missione di Gesù all'ora in cui egli saluta la benedetta Madre, sotto la croce... fino alla sua resurrezione, e fin dentro il Cenacolo, dove i discepoli hanno fatto esperienza del loro fallimento e della forza dello Spirito Santo.

Accanto al figlio Guido

È impossibile conoscere quello che passava tra Guido e Maria, in quei momenti di preghiera prolungata. Momenti beati nei quali a san Guido venivano riproposti, come in un film, i passaggi chiave del suo cammino di santità.

Ad esempio in giovinezza, quando la "Madonna della strada" lo aiutava a diventare prete, superando i condizionamenti degli attacchi epilettici; ad esempio nella primavera del 1902, alla morte improvvisa del primo missionario in Cina, era stata la "Madonna della strada" ad assicurargli che il suo istituto missionario avrebbe avuto un futuro. E ancora nel 1904, mentre le tensioni di Ravenna montavano, minacciando di demotivarlo, la "Madonna della strada" gli si era fatta accanto a suggerirgli: "la brillante carriera ecclesiastica che ti si apre dinanzi è nulla di fronte all'esperienza che tu stai facendo di Dio...".

Alla fine, un giorno del 1915 san Guido decide di portare con sé, da Roma a Parma, una copia della "Madonna della strada", dipinta su tavola dal pittore Ulisse Passani. Quella benedetta "icona" era in episcopio a Parma, il 26 aprile del 1922, quando mons. Angelo Roncalli (futuro Giovanni XXIII) si era presentato a Parma per fare visita al "rappresentante di quella completezza del ministero sacro delle anime, che associava il vescovo al missionario: vescovo di Parma, ma missionario per tutto il mondo".

Madre di missionari santi

L'icona benedetta della "Madonna della strada" rifulgeva ancora sulla parete nel 1929, quando san Guido era tornato dal viaggio in Cina, dove aveva visitato i suoi missionari. La cattedrale era stracolma di gente per accoglierlo. E quando l'eco del Te Deum di ringraziamento si perdeva nelle alte volte del duomo, tutti avevano udito il grido del vescovo san Guido: "Signore, ho posto in Te ogni mia fiducia; nulla mai potrà confondermi".

Nel 1924 san Guido aveva fatto dono ai missionari della Cina, "in pegno di fraterno affetto", di una copia della "Madonna della strada - Madonna della missione". Quella santa icona, piena di ricordi, è ora nella casa madre dei saveriani a Parma, sopra l'altare del Santissimo, perché anche i figli del Conforti siano accompagnati sulle strade dell'evangelizzazione da quella Madre che è stata la più eccellente discepola e missionaria, copia perfetta del Figlio, Salvatore dell'umanità.



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