Domenica 17 maggio dai missionari saveriani di Zelarino s'è svolta la tradizionale "festa all'aperto per le missioni". Quest'anno il ricavato è stato mandato alla nuova parrocchia saveriana di 90mila abitanti, appena aperta alla periferia di Manila, nelle Filippine. In particolar modo, saranno sostenute le associazioni che si dedicano alla formazione della gente e delle comunità.
Uno dei partecipanti ci ha detto: "Ma voi avete sempre il Signore dalla vostra parte! Pioggia o tempo incerto tutta la settimana, ma poi la domenica viene fuori una bella giornata!". Mi viene da rispondere che il Signore è sempre dalla nostra parte. Purtroppo, capita che qualche volta noi non siamo dalla sua. La bella giornata è un premio che il Signore dà ai tanti volontari, organizzatori della festa. Quest'anno abbiamo goduto di un sole estivo che ha favorito, specialmente nel pomeriggio, una presenza maggiore di persone.
Il menù è stato perfetto
L'esposizione dei poster sul lavoro delle missioni saveriane e le bandiere delle varie nazioni davano il significato alla giornata. La corale giovanile della parrocchia di Zelarino ha accompagnato magistralmente la celebrazione Eucaristica. Durante il pranzo c'è stata l'estrazione dei premi per i vari giochi: borsa della spesa, scatola a sorpresa... Tutti hanno vinto. Ma più di tutto ha vinto la gioia di stare insieme e di aiutare chi è nel bisogno.
L'attrattiva principale rimane sempre quella dei cavalli, delle carrozze e del mini zoo, che quest'anno ha avuto un numero inedito: la nascita dei pulcini dal guscio sotto la custodia di mamma chioccia, nella cesta di Bepi Manente, agricoltore famoso nel mondo per la sua mucca Ercolina.
Il bel teatro veneziano
Nel pomeriggio arriva un regalo a sorpresa: "El Bagolo", una compagnia teatrale tutta venesiana, che recita nella lingua del Goldoni, per portare gioia a gruppi di anziani nelle case di riposo e a comunità parrocchiali. "El Bagolo" nasce nel 1996 nell'ambito dell'associazione culturale "Teatro del Go" di Venezia, per iniziativa di Lucilla Piacentini.
Sotto la sua attenta e valida guida sette artisti hanno recitato magistralmente una parte de "I rusteghi" di Goldoni, dimostrando anche vero spirito di adattamento missionario, perché hanno dovuto recitare in spazi angusti e strutture improvvisate. Non sono mancati gli applausi sinceri e divertiti degli spettatori.
Commoventi canti rumeni
Alla cena hanno partecipato, tra gli altri, 40 giovani romeni. Sono cantori e coristi della diocesi cattolica di Oradea (Romania) di rito orientale. Erano in pellegrinaggio a Roma per "il giubileo paolino", assieme ad altri 200 adulti e al proprio vescovo. "È la prima generazione dopo la caduta del regime nel 1989 - spiega padre Basilio - e la chiesa ha una particolare attenzione nei loro riguardi, perché sono il futuro della chiesa e della nazione".
Prima della cena hanno cantato un loro inno a Cristo Risorto; poi ci hanno intrattenuto con qualche canto folkloristico rumeno. Sembra siano andati via soddisfatti, così come soddisfatti e ammirati erano gli altri commensali che ne hanno ammirato la voce, sostenuta nel coro, ma composta alla mensa.
Anche questa è missione: non solo saper donare, ma anche saper ricevere.
Al prossimo anno!
I missionari saveriani di Zelarino ringraziano i cantori, gli artisti, il personale di servizio e gli organizzatori. Senza il vostro aiuto e il vostro sacrificio sarebbe stata un'avventura impossibile. So che desiderate continuare, con la collaborazione di qualche forza giovane. Verrà accolta volentieri.
Intanto a nome dei fedeli della parrocchia nelle Filippine, in lingua tagallo vi dico: "Salàmat po", cioè un cordiale grazie, e arrivederci alla prossima festa.
