Diamoci da fare!, "Da oggi firmerò con l’impronta digitale"
Iniziative di pubblica utilità
Molti lettori conoscono p. Silvio Turazzi, il saveriano costretto a muoversi in carrozzella, per tanti anni missionario a Goma (Congo), guida spirituale del Laicato Saveriano, promotore di molte iniziative a sostegno dell’Africa, come la campagna "Chiama l’Africa", il pellegrinaggio di pace "Anch’io a Bukavu". Dopo l’approvazione della legge "Bossi-Fini" sull’immigrazione, p. Silvio ha un’idea. La proponiamo anche a voi.
"Da oggi firmerò i documenti ufficiali con l'impronta digitale. Come gli analfabeti, come i criminali. Per non dimenticare la discriminazione nei confronti degli immigrati. Perché di questo si tratta, finché le impronte non saranno richieste a tutti i cittadini, italiani e non italiani.
La nuova legge sancisce una cultura che va contro la mia coscienza. Come migrante per condividere la ricchezza del Vangelo, ho conosciuto altre culture, ho visto piaghe profonde nella vita di altri popoli. Il diritto alla sussistenza, alle medicine, allo studio, al lavoro, è ancora negato a milioni di persone, soprattutto per le logiche del profitto. E questa è una delle cause delle migrazioni.
E allora, perché non impegnarci più seriamente come individui, ma anche come società, per garantire a tutti i popoli i diritti fondamentali? Non è umano ributtare in mare chi dalla zattera tenta di salire sul transatlantico.
Non si può dimenticare che se le migrazioni sono motivo di ricchezza culturale e di manodopera, sono anche sofferenza per chi le vive (e le subisce), sono un problema della società che accoglie. Ma i problemi, come in famiglia, si possono risolvere partendo dalla persona, dal rispetto reciproco, con il dialogo. Non con le impronte!"
p. Silvio Turazzi, sx.
(Fraternità Missionaria, Via Cavestro 14/A - 43030 Vicomero PR)