La formazione dei preti africani
Come tutti gli anni, ho passato i primi mesi del 2013 in Burundi, per dirigere un corso di teologia nel seminario maggiore di Gitega. Per me è un'opportunità straordinaria per rimanere in contatto con la realtà della chiesa in Burundi, che è il mio primo amore missionario.
Il lavoro in seminario mi lascia del tempo libero che occupo - o meglio - che altri occupano con richieste di vario genere: ministero nelle parrocchie o sessioni di studio e di vita cristiana. Quest'anno il vescovo di Rutana, mons. Bonaventura Nahimana, mi ha chiesto di parlare al suo clero, una trentina di preti quasi tutti giovani, sul tema della formazione umana e maturità affettiva.
Affettività e umanità
Rutana è una diocesi fondata solo quattro anni fa e si sta organizzando poco a poco. La preoccupazione del vescovo è la formazione del suo clero. È significativo che la richiesta sia giunta da alcuni suoi sacerdoti. Quasi tutti i preti sono stati miei alunni in seminario e hanno sentito da me l'importanza che i preti siano persone affettivamente mature e umanamente ricche per poter svolgere il loro lavoro, e soprattutto capaci di buone relazioni tra loro.
In tre giorni ho parlato dell'urgenza per la chiesa di avere dei pastori che siano uomini adulti e affettivamente maturi per guidare bene il popolo di Dio. Poi siamo entrati in un tema più tecnico ma anche molto spirituale, quello della formazione dei sentimenti. E infine ho parlato di Gesù, che nel suo volto umano rivela il volto di Dio. Per mostrare Dio, anche il prete deve essere un uomo non solo spirituale, ma anche profondamente umano.
Un piccolo prodigio
L'attenzione dei partecipanti dimostrava che i temi erano attuali e sentiti, perché su di essi non si parla molto anzi, per pudore e rispetto, spesso si sorvola, tanto più in una cultura sessuofoba come quelle dell'Africa. Il fatto che siano stati proprio i preti a sollevare il tema, mostra che in quel presbiterio il vescovo Bonaventura ha saputo creare un ambiente di fiducia per cui i suoi preti osano affrontare anche argomenti spinosi, che hanno riflessi importanti nella pastorale e nell'annuncio del vangelo.
I discorsi del prete sono certo importanti, ma ancora più lo sono gli atteggiamenti personali, che a loro volta dipendono dalla qualità dei rapporti tra i preti. Dallo scambio di pareri è emerso che i preti erano molto interessati e che c'era una buona relazione fra loro: un aspetto importante e delicato in un paese come il Burundi, dove la tensione tra etnie è arrivata sulla soglia del genocidio. Il clima di Rutana mi è parso quasi un piccolo prodigio, di cui ringraziare Dio.