La comunità saveriana di Udine si presenta
La comunità saveriana di Udine è un po’ particolare. Siamo in dieci con alcune esigenze particolari, dettate soprattutto dall’età. Non ci siamo scelti, ma ci troviamo insieme per una ragione ben precisa condivisa liberamente da tutti. Questo succede perché siamo stati affascinati da un ideale nato dal cuore e dall’intelligenza di un grande vescovo: san Guido Maria Conforti, fondatore dei saveriani. Egli ci ha inviati in tante parti del mondo per seminare quel seme che, una volta maturato, possa dar vita a un mondo nuovo, diverso, più fraterno.
I saveriani da oltre settant’anni sono presenti anche a Udine. Nella nostra casa sono passati tanti ragazzi che hanno intrapreso il cammino di discernimento per una chiamata alla vita missionaria. La maggior parte di loro ha imboccato poi altre strade, pur mostrando gratitudine per quanto hanno ricevuto dai saveriani. Altri sono arrivati alla meta (oltre settanta), lavorando in varie nazioni del mondo. La nostra “comunità-famiglia” è ben affiatata. Il jolly è p. Ernesto Tomè, che “cavalca” abbastanza bene i suoi quasi 89 anni di vita, oltre trenta dei quali passati in Burundi. P. Andrea Gamba è il più giovane del gruppo e assieme a p. Enzo Tonini è impegnato nell’animazione missionaria e vocazione. I due e p. Angelo Pansa, ricco di vicende missionarie in Congo e Amazzonia, vivono a Rizzolo, un paesetto a pochi chilometri da Udine. Hanno sempre le porte aperte per accogliere qualche giovane curioso di conoscere la causa missionaria in nome di Cristo.
P. Romeo Brotto è pronto a rispondere a ogni richiesta dei parroci per un servizio pastorale. Ed è super felice quando può soddisfarli. P. Lorenzo Mattiussi con la sua “Fiat Punto” va con passione e dedizione a visitare i familiari dei nostri missionari. P. Carlo Treppo, con un grande bagaglio di esperienza missionaria in Indonesia, sale ogni domenica a Masarolis (e dintorni) per la celebrazione dell’Eucaristia. P. Daniele Targa, che non riesce mai a dimenticare la sua esperienza in Bangladesh, fa parte del trio dei giovani. Penultimo arrivato sono io, p. Domenico, autore di questa presentazione. Infine, la new entry è p. Tomaso Frigo, nuovo superiore.
Non è difficile immaginare i motivi di ricchezza quando mettiamo insieme le nostre esperienze di vita missionaria che vanno da Africa, Asia e America Latina. C’è n’è per tutti i gusti!
Non possiamo dimenticare di dire una parola su p. Edi Foschiato di Ravosa. È a casa per un breve periodo di riposo. Lavora a Taipei, ma ha trascorso alcuni anni anche a Pechino. Quando ci parla della sua esperienza cinese, sembra che si trasformi, tanto si immedesima in quello che vuol comunicarci. Davanti alle difficoltà della lingua non si è mai perso d’animo perché, appena arrivato a Taipei, si è accorto che anche i bambini parlavano con facilità il cinese.
A fine aprile abbiamo fatto un’uscita tutti insieme al santuario di Barbana (GO) e a Grado. Quella giornata è servita per rafforzare la nostra comunione fraterna.