La bella storia di ''Sassolino''
C’era una volta un Sassolino. Insieme agli altri, era al bordo della strada e prendeva il sole. Guardava le persone passare e aveva un sogno: viaggiare. Ma come? D’improvviso, un gruppo di bambini arrivò sulla strada. Il più piccolo lo vide e se lo mise in tasca, correndo dietro ai suoi amici.
Sassolino cadde fino in fondo alla tasca. Era in compagnia di un fazzoletto e molte altre cose. Il bambino, dopo aver corso molto con i suoi amici, si fermò vicino a una sorgente per bere: era molto assetato e tirò fuori il fazzoletto per asciugarsi le mani. Sassolino si trovò, senza saperlo, fuori dalla tasca, tutto inzuppato d’acqua.
In regalo e il portafortuna
Non ebbe neanche il tempo di riposarsi che una ragazzina lo prese nelle sue mani, dicendo che lo avrebbe regalato alla sua migliore amica. Sassolino era di colore bianco latte, tutto liscio e un po’ piatto: era davvero un grazioso Sassolino. Vedendo la sua migliore amica davanti a casa sua, la bambina le diede il regalo. Ma lei lo gettò a terra, provocando il pianto di chi l’aveva donato. Sassolino rimase ancora solo, in mezzo a una strada.
Due sportivi stavano facendo ginnastica. Chiacchieravano molto. Uno dei due vide Sassolino tutto solo per terra. Lo raccolse, dicendo: “Sarà il nostro portafortuna alla partita”. Finalmente arrivò la domenica e le due squadre si sfidarono nello stadio della città. La squadra dei due amici vinse, così pensarono di proteggerlo come un’opera d’arte. Ma un giorno lo dimenticarono a casa e la squadra non vinse più.
Allora presero Sassolino e lo gettarono lontano. Cadde vicino a un fiume. Era triste e rifletteva che non si può essere sempre felici…
“Non scoraggiarti mai!”
I pesci che stavano facendo la loro passeggiata, videro Sassolino tutto solo. Il più piccolo gli domandò cosa fosse capitato. Sassolino raccontò la sua storia; tutti i pesci erano attenti e soltanto il più piccolo continuava a girare intorno, dicendo che il mondo era davvero strano. Quando Sassolino terminò il suo racconto, il più vecchio dei pesci gli diede qualche consiglio:
“Non è facile realizzare i propri progetti… Attento alle trappole, ma non scoraggiarti mai!”.
E se ne andò con tutti gli altri pesci per continuare la passeggiata.
Sassolino conservò nel suo cuore i consigli e si rimise in marcia per attraversare la foresta vicina al fiume. Aveva un po’ di paura, ma cercò di farsi coraggio. Osservava tutto quello che era vicino a lui e si meravigliava. Verso mezzogiorno, cadde su una grande pietra, circondata da molti fiori. Sassolino decise di riposarsi un po’ e di mangiare qualcosa. Si addormentò. Dopo un po’ cominciò a sentire alcune vocine vicino a lui. Si svegliò e vide molti animali che stavano parlando di lui. Erano contenti della sua visita. Sassolino era emozionato. All’improvviso una musica uscì da non si sa dove e tutti si misero a danzare.
La fine della solitudine
Terminata la danza, uno scoiattolo gli propose di venire a casa sua per trascorrere la notte. Papà scoiattolo gli fece molte domande.
E alla fine gli disse: “Io abito qui in alto e vedo molte cose. Non scoraggiarti. Continua la tua strada. Vedrai che tutto si metterà a posto”. Sassolino lo ringraziò.
Il giorno dopo scese verso la fontana e si bagnò gli occhi. Mangiò qualche frutto e riprese la sua strada.
Era quasi alla fine del viaggio, anche se non lo sapeva. Uscendo dalla foresta, vide una grande cassa. C’era un cartellone sul quale era scritto: “Benvenuto, Sassolino!”.
All’improvviso, altri sassolini spuntarono dappertutto e lo circondarono cantando: “Sassolino è nostro amico, casa sua è a casa nostra”.
Il viaggio era veramente terminato.
Sassolino era tornato a casa sua, pronto ad affrontare tutte le difficoltà, perché non era più solo.