La bella giornata con i famigliari pugliesi
Domenica 4 maggio abbiamo vissuto il tradizionale incontro tra i saveriani pugliesi e i loro famigliari. Finalmente c’era un po’ di sole, anche se ogni tanto piovevano le benedizioni dal cielo. In più, c’era l’occasione del 25° anniversario della casa saveriana di Lama.
Insomma, erano tanti i motivi per ringraziare il Signore, per coloro che hanno lavorato e per coloro che continuano a collaborare con i saveriani. E come diceva bene san Guido Conforti, “i genitori e i famigliari dei missionari sono i primi amici e benefattori dell’istituto saveriano”. Insomma, anche loro fanno parte della nostra famiglia missionaria.
La missione è sempre attuale
C’era con noi p. Rosario Giannattasio, superiore dei saveriani in Italia, che ha offerto una panoramica della situazione saveriana in Italia, tra luci e ombre. Ma soprattutto ci ha incoraggiato a lavorare con entusiasmo. Tra i suoi suggerimenti c’è stato quello di fare pubblicità e di far conoscere “Missionari Saveriani”, il nostro bel mensile di collegamento, e anche di invitare i giovani a diventare missionari. Anche se i tempi sono cambiati, la missione è sempre attuale.
Nell’Eucaristia, che è stata la naturale continuazione dell’incontro, commentando il brano dei discepoli di Emmaus, abbiamo notato che noi spesso ci complichiamo la vita e ci scoraggiamo a vicenda. Però Gesù cammina con noi e con i missionari, che continuano a fare quello che lui ha fatto: spiegano ciò che Dio fa con la gente.
Sempre pronti a ospitarvi!
Non dimentichiamo che anche qui a Taranto, nella casa dei saveriani, c’è sempre spazio per chi si sente pronto “a dare ragione della speranza che è in loro”.
Come Gesù ha ascoltato, incoraggiato e riscaldato il cuore dei discepoli, anche noi dobbiamo fare lo stesso con chiunque incontriamo. Dobbiamo saper sempre ripartire, essere cercatori di Dio e camminatori accanto agli uomini.
La condivisione è continuata anche a tavola. Il pranzo, preparato da persone amiche, è stato gustato da tutti. Cogliamo l’occasione per ringraziare coloro che, in silenzio ma con gioia, hanno reso possibile questa giornata.
Ogni tanto qualche goccia d’acqua veniva a rinfrescarci, ma le gocce di gioia dello stare insieme erano più importanti. Poi, pian piano, ognuno ha ripreso la strada del ritorno a casa, dandosi l’appuntamento al prossimo anno.
Ma si possono sempre trovare occasioni per continuare la nostra amicizia…