La bella esperienza del grest
Il Grest è un evento che unisce e motiva i ragazzi durante le vacanze estive. La diocesi delinea un progetto missionario, dà un titolo; poi animatori e ragazzi si uniscono a realizzarlo. Il titolo del Grest 2014 era, appunto, “Piano terra”.
Tutti sotto la tenda
Renata è una mamma catechista. L’ho incontrata alla fine dell’estate. Aveva una gran voglia di dirmi che i ragazzi nascono per una missione, che però non spunta come un fungo nel cuore dei ragazzi. La missione fiorisce nel cuore dei fanciulli, grazie a tutte le arti delle mamme. Renata era visibilmente soddisfatta per come i suoi ragazzi sono riusciti a carpire i segreti del “Piano terra”.
“Sono contenta per come i responsabili dei laboratori hanno saputo usare materiali riciclati, dipingere, cucinare. E così falegnameria, teatro e canto sono diventati una cosa sola per realizzare una… tenda. Poi tutti si sono seduti attorno alla “tenda”. E lì è sorta la prima domanda: “Chi vive sotto la tenda?”… “I bambini poveri”. “Per aiutarli a vivere in una casa di cemento, potreste non spendere tutti i soldini per comprare caramelle, e mettere qualcosa nel salvadanaio”.
Maracas e costruttori di tende
Il giorno seguente l’animatrice ha realizzato due maracas, inserendo chicchi di riso dentro due bottigliette di plastica riciclate. Poi con la voce ha imitato il soffio del vento. “I bambini poveri sentono e riconoscono il fruscio del vento, il canto del ruscello, gli uccellini che chiedono il cibo, l’erba che cresce, il ballo delle sere di luna… Oggi il nostro lavoro è quello di sentire”.
Il piano del Cre (Centro ricreativo estivo) ha portato i ragazzi a immaginare la tenda come abitazione dell’uomo. Li ha aiutati a cogliere la diversità tra la casa di cemento e la tenda dei bambini poveri…
Diversità di casa significa diversità anche nello stile di vita.
È toccato a mamma Renata mostrare come si costruisce la tenda. Si prende un foglio di cartone per la base. Sopra la piattaforma di cartone, un ragazzo e una ragazza spargono trucioli colorati che costituiscono la terra. Al centro della base, un’altra coppia di ragazzi ha spalmato del detersivo a forma di cerchio, che solidifica come il cemento. Nella base sono infilati dei bastoncini di legno, che salgono verso l’alto a chiudersi a triangolo.
Il giorno dopo le ragazze mettono la tenda all’esterno dei bastoncini; i ragazzi la dipingono con i colori degli indiani (25 cm di altezza, 12 cm di larghezza). Qualcuno ha pensato anche al fuoco (palline di carta colorate di rosso) e tutto si completa con il palo del totem, anche lui a piano terra, perché la famiglia prega a piano terra, dove tutti abitiamo insieme, dove tutti siamo impegnati a far vivere la terra.