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L'infermiere sorridente, In memoria di Luigi Pozzobon

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Davanti alla sposa Ada e al figlio Paolo, nella Chiesa Votiva di Treviso, padre Carlo Pozzobon, superiore dei saveriani in Italia, ha ricordato suo fratello Luigi con queste parole: "il fratello Luigi, con la sua vita semplice, quasi in soggezione di tutti, cercava di guardare chi si avvicinava a lui e con il suo delicato sorriso, avrebbe voluto dire a tutti: «io ti voglio bene». Egli ora, presso Dio, vuole continuare a esserci vicino e con Gesù risorto, Signore della vita, vuole costruire con tutti noi un mondo nuovo fatto di autentica fraternità".

L'incontro con il papà, mai conosciuto in vita

Luigi Pozzobon, il 27 gennaio scorso, all'età di 68 anni, ha incontrato in paradiso mamma Blandina e ha abbracciato per la prima volta papà Augusto. Il padre, infatti, era partito per il fronte Russo nel '41, pochi giorni prima della nascita di Luigi, ed era poi deceduto durante la tragica ritirata del '43. Si può comprendere il profondo affetto che ha legato tra loro la mamma e i due figli Carlo e Luigi, minore di due anni.

Nel novembre del '60, Carlo aveva lasciato il lavoro alle Poste per diventare sacerdote missionario. Era toccato a Luigi rimanere accanto alla mamma. Si era diplomato infermiere e per 40 anni aveva lavorato all'ospedale di Treviso. Qui aveva incontrato Ada e dal loro matrimonio ebbero la gioia di un figlio, che chiamarono Augusto Paolo, in ricordo del papà che non aveva mai visto.

Sempre vicino ai malati

Per essere più vicino al suo lavoro, dal paese natale Fossalonga di Vedelago, assieme alla mamma, si era trasferito nel capoluogo della Marca Trevigiana. Il suo tratto riservato e gentile ha permesso a Luigi di sentirsi vicino ai malati e sollevarne la sofferenza con il suo delicato sorriso.

Per l'ultimo saluto a Luigi nella Chiesa Votiva di Treviso, il 29 gennaio pomeriggio, erano presenti tanti infermieri suoi colleghi, tanti amici della famiglia Pozzobon, numerose suore e saveriane, oltre una ventina di missionari saveriani provenienti dalle comunità di Ancona, Brescia, Desio, Parma, Udine, Vicenza e Zelarino.

Nell'omelia, p. Carlo ha ringraziato tutti per la fraterna partecipazione al dolore e ha rinnovato l'invito a "scoprire l'amore di Dio anche nella sofferenza del distacco dalle persone più care".

Il corteo ha accompagnato la salma di Luigi fino al cimitero di Fossalonga, per essere sepolta accanto alla madre Blandina.



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