L’amore ricevuto
Quando vedi un elefante, ti viene sempre da dire: “Com’è grande, come è forte, nessuno può batterlo”. Ne ho visti pochi in vita mia. Dove vivevo in Africa, la zona veniva chiamata “la piana degli elefanti”. Poi hanno cominciato a tagliare le piante per fare il carbone e piano piano gli elefanti sono andati verso il nord, confinati nelle riserve. Noi abbiamo negli occhi la storia, a cartoni animati, dell’elefantino Dumbo. Qualcuno poi ha l’abitudine di mettere una statuetta di elefante dietro la porta, forse come protezione. Da piccolo, mi avevano regalato un elefantino di peluche nero e non mi ricordo più per quanto tempo è rimasto in casa. Poi, non si sa come, non l’ho più visto. Qualcuno però ha preso il suo posto. Crescendo, mi sono accorto di quanta fortuna sia, un vero dono del Creatore, avere mia sorella. La vorrei paragonare all’elefante per le sue caratteristiche. Una persona forte, che non ha paura delle difficoltà e che difficilmente si lascia piegare. Certo anche lei, come tutti, ha le sue debolezze, i momenti di sconforto; però è sempre riuscita a rimettersi in piedi. E questo per me è un esempio da non dimenticare mai. Se fossi stato al suo posto, avrei rischiato di lasciarmi andare. Eppure, avendo la possibilità di sentirci spesso, di condividere i problemi, ce l’ho fatta a non lasciarmi travolgere dalle difficoltà. Lei è un po’ come l’elefantino dietro la porta. C’è stata e c’è sempre, anche ora che è diventata due volte nonna e ha dovuto affrontare la malattia. Ma è riuscita ad uscirne con un po’ di pazienza. Così come, con forza, è riuscita a realizzare anche qualche sogno. Non molla mai e questo per me è importante. Che il Creatore della Vita le sia sempre vicino.