L’amicizia si rinsalda
Ogni anno, a settembre, ritorna la festa-incontro con i parenti dei missionari, gli amici e i benefattori. Domenica 17, ci siamo trovati in più di 120 nella casa dei saveriani a Zelarino. Volti nuovi e volti conosciuti, tutti insieme per continuare un’amicizia nata da molto tempo.
La terra è di Dio
P. Arnaldo De Vidi (trevisano) ci ha raccontato gli inizi della sua missione, tanti anni fa, a Taiwan, insieme a p. Ercole Marcelli. All’inizio non conosceva bene la lingua, ma piano piano si è messo in ascolto della gente. Così la loro cultura è entrata nella sua vita fino a farlo sentire a casa propria.
Si è messo in dialogo, facendo conoscere loro anche la propria cultura. Dopo un periodo in Italia, si è spostato in Brasile. Qui c’era il problema della terra (non coltivata e non registrata). Ci ha ricordato che un giorno la polizia ha chiesto agli occupanti di queste terre: “Non sapete che la terra ha un padrone?”. La risposta: “La terra è di Dio”. Il missionario, per essere fedele alla sua missione, lavora per la giustizia. E nelle poesie che ha cominciato a comporre, ha parlato dei problemi della gente.
Educare alla mondialità
Dopo 20 anni al Sud, p. Arnaldo è risalito verso il Nord, in Amazzonia, lavorando con gli Indios, in un territorio pieno di minerali e alberi pregiati. Qui è molto difficile conservare l’ambiente che rischia la distruzione, come ci ricorda il Papa nella Laudato si’.
Poi, gli viene chiesto di seguire anche il “Centro di educazione alla mondialità”. Diventa direttore della rivista omonima, per far diventare i ragazzi “cittadini del mondo”, attraverso la formazione nella scuola. Attraverso un giornalino, infine, ha fatto conoscere quello che stava succedendo (furto delle risorse, inquinamento dell’ambiente, trasferimenti di popolazioni).
A Zelarino da 70 anni
Ho ricordato la storia dei 70 anni di presenza dei saveriani (da aprile 1947 fino ad oggi) a Zelarino. A seguire l’Eucarestia, presieduta da p. Cisco e concelebrata dei saveriani della casa. Con p. Arnaldo e p. Gallo rappresentavano i 4 continenti in cui hanno lavorato. Grazie ai parenti dei missionari, agli amici e benefattori presenti. Abbiamo pregato chi in questi 70 anni ha condiviso un po’ della sua vita con noi.
Il dono dei fiori, dei frutti della terra e di un bassorilievo con la Vergine Maria è stato un modo per continuare la nostra offerta a Colui che ci vuole bene. E per finire, non poteva mancare il ritrovarsi all’unica mensa per continuare a sognare un mondo migliore.