Jean Marie Ishara è diacono!
Nel clima di festa creato dai Saveriani durante la Messa presieduta dal vescovo Solmi, sabato 24 giugno nel santuario San Conforti della Casa Madre di Parma, Jean Marie Ishara Nabahivi ha risposto alla chiamata vocazionale iniziata in Congo RD. Ha proferito il suo deciso sì all’ingresso nell’ordine diaconale in vista del presbiterato missionario.
Era presente una folta rappresentanza di confratelli, compresi superiori e formatori, tanti presbiteri e religiosi provenienti dalla sua terra, alcuni dei quali impegnati in diocesi, una folta rappresentanza della comunità congolese della città e quella della parrocchia SS. Stimmate dove Jean Marie ha svolto il servizio per alcuni anni. E da lì arrivavano i suoi padrini scelti per l’occasione, una coppia di sposi. Non sono mancati alcuni amici della diocesi di Taranto dove, dopo il baccalaureato, lo attende il suo primo incarico pastorale in una parrocchia del centro e con la Caritas locale. Sicuramente potrà mettere in campo le sue naturali doti di accoglienza e di dialogo già conosciute a Parma.
I canti internazionali, alcuni dei quali in lingua locale, animati dall’apprezzato coro interculturale dei Saveriani e dai suoi strumentisti, hanno arricchito la celebrazione. Tutti sono stati coinvolti, a prescindere dall’età, nei gesti che accompagnano i canti in swahili. Si respirava l’aria tipica dell’apertura mondiale alla quale anche il vescovo ha richiamato i partecipanti nell’omelia, cogliendo alcuni segni evidenti del cambiamento multiculturale in atto anche nella nostra città, chiamata a rimanere aperta alla missione e a condividere l’apertura al dono dello Spirito che continua a chiamare sulla strada della testimonianza del Vangelo giovani freschi e generosi come Jean Marie.
È stato commovente l’abbraccio di Jean Marie ai suoi padrini dopo il quale ha lasciato il suo posto tra loro per rispondere alla chiamata del vescovo. L’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione ed ecco il momento della sua vocazione ha segnato il passaggio alla dignità del sacramento dell’ordine, come pure il ringraziamento che al termine della celebrazione il neo-ordinato ha voluto rivolgere: alla sua famiglia lontana, per lui prima scuola di vita cristiana, ai missionari incontrati nella sua terra, e a quanti lo hanno accompagnato e sostenuto nel lungo cammino della preparazione. Anche nei momenti difficili, non sono mancati la fiducia e l’affidamento alla volontà di Dio incontrato nelle persone delle varie comunità, compresi i ragazzi del catechismo dai quai Jean-Marie ha ricevuto, tramite un semplice segno costruito con le loro mani, la certezza che nel cammino della fede non si è mai soli. “C’è sempre un filo che ci lega tra noi e a Lui”, che ci permette di non perdere la strada!
Il clima festoso si è prolungato all’ombra degli alberi del parco della Casa Madre con il pranzo preparato dalla comunità congolese a base di cibi tipici. Non sono mancate le musiche preparate dagli amici di Jean Marie e balli etnici. Il tutto si è concluso con un nuovo ringraziamento e la benedizione che il neo diacono ha voluto impartire con semplicità ai presenti come suo primo dono ministeriale.
da Vita Nuova di Parma, 2/7/2023