In ricordo dei nostri cari defunti
Novembre è il mese dei nostri defunti, che ricordiamo con immenso affetto e profonda gratitudine. Raffiguriamo i loro lineamenti, ricordiamo le loro parole, riviviamo i momenti belli passati con loro e conserviamo i loro esempi luminosi.
Essi, dice la Sacra Scrittura, sono nelle mani di Dio; sono i veri viventi, perché vivono nel cuore di Dio e vivono nel nostro cuore, nella nostra viva memoria. Nella beata comunione con Dio essi ci amano davvero, pregano e intercedono per noi. Ci accompagnano con vera premura spirituale, perché perseguiamo sempre il vero bene. Non ci sono parole più belle per dire dove vivono i nostri cari che ci hanno lasciati.
Illuminati dai loro volti e animati dal loro esempio, scopriamo come la nostra esistenza debba essere lode e dono.
Vivere è trovare un po’ di tempo per gustare la preghiera, stare in silenzio davanti alla parola di Dio, ravvivare nel nostro cuore la sua presenza e consacrargli la nostra giornata, ritornando a lui spesso con spontanee invocazioni e cordiali suppliche, con parole di adorazione e di affidamento.
È una bella occasione anche per ricordare nella preghiera e fare memoria dei nostri 22 saveriani friulani defunti, sepolti nella terra friulana o nel cimitero di Parma, e taluni anche nelle terre di missione dove sono stati annunciatori della buona novella.
L’ultimo missionario friulano morto quest’anno è stato p. Silvano Zulian (nella foto sopra), nativo di Marano Lagunare, deceduto in Indonesia il 4 aprile a Padang (Indonesia) e sepolto nel piccolo cimitero saveriano.