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Il ricordo di p. Giovanni Montesi

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Sentiamo di essere un’unica grande famiglia, raccolta spiritualmente attorno a p. Giovanni che lega Terra e Cielo in una nuova realtà. Lo sentiamo vicino a noi, anche se fisicamente lontano.

Una vita per il vangelo

Noi familiari siamo grati a Dio per averlo donato al mondo, in particolare ai fratelli e sorelle del Camerun. È stato un grande esempio di vita per tutti noi. Grazie p. Giovanni, per le tante opere realizzate in terra di missione, specialmente in Camerun, ma anche in Congo nei primi anni di esperienza, e poi a Roma nella Direzione generale dei saveriani.

Grazie per la vita che hai speso, fino all’ultimo, nell’annunciare e vivere concretamente il vangelo, lì nel posto dove Dio ti ha messo. Grazie per il tuo grande amore verso tutti, in particolare gli ultimi, i sofferenti, i malati, le famiglie bisognose, i giovani, i confratelli missionari, i tanti amici sparsi nel mondo e i tuoi familiari. Grazie o Signore, per averci donato p. Giovanni.

Il messaggio del fratello p. Eugenio

Padre Giovanni non perdeva occasione per esortare anzitutto “a una bella testimonianza di vita cristiana che rende più credibile il nostro annuncio in missione, a uno stile di accoglienza, solidarietà, dialogo di vita e di fede con quanti provengono dal sud del mondo”.

È stato un missionario appassionato, profondamente confortiano, così come si espresse nel saluto a Corinaldo il 23 agosto 2002:

“Il nostro guardare insieme a Gesù Cristo, il nostro seguire Lui, la sua maniera di pensare, di amare, di agire, ci fa chiesa e ci fa sentire a casa ovunque”.

Giovanni ha sempre avuto occhi limpidi, mente chiara, sempre teso verso il traguardo. Dopo un lungo calvario oggi è nella resurrezione. Egli ha amato sempre, tutti, ovunque, fino ai confini del Congo e del Camerun, sempre di corsa nei suoi impegni pur di donarsi agli altri.

Le ultime lettere al nipote

Caro Mauro, vi anticipo il mio ricordo e augurio per una Pasqua di partecipazione alla Pasqua del Signore, fonte sempre di speranza e di rinascita di vita... e quanto ce n'è bisogno nel mondo di oggi! È vero che siamo assai presi dalla pastorale pre-pasquale, dall'animazione missionaria e delle comunità di base, ma la nostra unione è come l'acqua sotterranea: c'è e sempre scorre anche se riemerge in superficie di tanto in tanto!” (17 marzo 2016).

“Nella messa della notte di Natale vi ho ricordato di cuore, affidando al Signore, che entra sempre di più nella nostra vita, ciò che stiamo vivendo con il carico di difficoltà, gioie e speranze. Lui ci sia sorgente di luce e di forza per tutto l'anno che viene, il 2016!” (31dicembre 2015).

Il volto umano del missionario

Ringrazio il Signore di avermi concesso la possibilità di passare i tre anni al fianco di p. Giovanni Montesi, che ha saputo conciliare cose nuove e cose antiche (Mt 13,52) in una meravigliosa sintesi.

Qualcuno disse di lui: ecco un saveriano al 100%!

La sua caratteristica più evidente era il volto umano del missionario.

Metteva sempre al primo posto il valore umano dell’altro, che egli considerava sacrosanto, al di là di provenienza, carattere o fama.

Fosse stato presidente della Repubblica, imbianchino o straccione, egli dava tempo per l’ascolto e l’accoglienza, senza mai reclamare.

Padre Giovanni sapeva sopportare le contrarietà.

Quante volte mi sono lamentato con lui di qualcuno. Citando san Paolo, mi diceva che sopportare non è affatto pazientare aspettando il momento opportuno per scrollarsi il peso di dosso. Al contrario, è come quando si fa il tifo per una squadra di calcio.

Era sempre positivo, disponibile anche a svolgere i servizi più umili.

Un giorno in macchina, scherzavamo sull’idea di realizzare un film insieme. La storia di un giovane sbarbatello sulla trentina e un vecchio saggio sulla settantina con un grande desiderio nel cuore. Caro Giovanni, quel film non abbiamo potuto girarlo, ma il lavoro fatto insieme in questi anni è scritto nei cuori delle persone che hanno sentito parlare di Gesù da noi! Passiamo di vita in vita. Ci rivedremo presto, da amici, insieme, nella gloria del Padre!

(di: Famigliari e p. Carlo Salvadori, sx.)



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