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COME SALVERESTI TU QUESTO NOSTRO MONDO?

Su Missionari Saveriani di ottobre è stato lanciato un "Forum", cioè uno scambio di pareri tra i lettori su un tema particolare.
Si era svolto da poco il grande raduno di Johannesburg.
Tra le risposte pervenute, eccone due, che pubblichiamo in forma ridotta e senza commento.

Rivelano due modi diversi di affrontare la realtà.
  • Sarà possibile metterli insieme?
  • Risolveranno la situazione del mondo? Cosa ne pensate?
Carmela, una lettrice di Latina, scrive:

"Rispondo al quesito posto ai lettori. Desidero essere realista e sincera.

Considerando l’andamento della situazione planetaria a livello politico, economico, finanziario ed ambientale - da un lato enormi problemi da risolvere, dall’altro il fallimento di quasi tutti i progetti elaborati a tale scopo - negli ultimi cinquant’anni; considerando che l’uomo che agisce senza Dio non può fare altro che distruggere se stesso e il proprio ambiente, dico che per tentare di salvare questo nostro mondo, io vedo un unico mezzo:

la recita del Rosario, fatta non solo con il cuore, ma come se stessimo annegando in mezzo all’oceano, chiedendo perdono a Dio per noi e per tutto il mondo. Il questo modo, se non si dovesse riuscire a salvare il mondo, si salverebbero almeno le anime... Poi bisogna anche approfondire la conoscenza, la fede, l’umiltà.

Penso che per questo motivo il Santo Padre ha aggiunto un’altra corona - quella della Luce - alle tre già esistenti. In questo momento, mentre scrivo, il Santo Padre sta proclamando l’Anno del Rosario. E’ Maria Santissima che organizza in modo fruttuoso il nostro incontro con Gesù Redentore".

  • Carmela, Latina.

La signora Gina, di Robecchetto (Milano), propone altre soluzioni:

"Sono una nonna di 82 anni. Ho fatto solo la quinta elementare e in italiano avevo sempre il 6. Ma ho proprio voglia di mandare il mio pensiero, che da tanto vado rimuginando nella mente e con il cuore.

Come salverei questo mondo dalla guerra e dalla miseria?

Primo: che i ricchi siano più generosi, aiutando i missionari che lavorano nei paesi del terzo mondo.

Secondo: che i governanti dei paesi ricchi, invece di pensare agli armamenti e di impiegare i soldati per fare guerre, li mandino con tutto quello che occorre (dato che hanno gigantesche navi ed altrettanti aerei) a costruire casette in mattoni e cemento, per proteggere i poveri dai cicloni; e a fare pozzi, così che la gente possa avere acqua pulita. Poi, più avanti, potranno averla anche in casa, come l’abbiamo noi.

Se tutti i governi ricchi che spendono a fare guerre - che fanno solo grandi rovine - usassero questo denaro per costruire un mondo di giustizia e di pace, allora si salverebbe il mondo. E i poveri, che ogni giorno sbarcano in Italia, a rischio della propria vita, rimarrebbero nei loro paesi, con le loro famiglie, felici di coltivare la propria terra.

Tanti auguri per un mondo migliore, con voi missionari".

  • Gina, Robecchetto.

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