Il nuovo “governo saveriano”
Sono circa 150 i missionari saveriani in Italia, distribuiti in 15 comunità, da Reggio Calabria a Udine, da Ancona a Parma, la loro sede principale, e dove vive la metà dei confratelli: dai più anziani e bisognosi di cure della casa madre ai più giovani che si preparano al sacerdozio e studiano teologia.
La squadra direttiva
Confinati a San Pietro in Vincoli (Ravenna) dal 30 marzo al 12 aprile per il XIII Capitolo regionale, i 26 delegati hanno eletto i cinque componenti della direzione italiana per i prossimi quattro anni: p. Carlo Pozzobon viene confermato superiore; p. Ulisse Zanoletti, rettore della comunità teologica internazionale di Parma, è vice superiore; consiglieri sono p. Rosario Giannattasio, rettore del centro di animazione saveriana di Brescia, p. Alessandro Brai, animatore giovanile a Salerno, e p. Virginio Simoncelli, rettore della comunità di Desio (MI).
Le elezioni sono avvenute martedì 8 aprile, nel pomeriggio, alla presenza di p. Rino Benzoni, superiore generale della famiglia saveriana, e del suo vice p. Luigi Menegazzo, arrivato direttamente dagli Stati Uniti, dove aveva partecipato all'assemblea dei saveriani che lì lavorano.
Gli obiettivi da consolidare
Eletto il "governo", il Capitolo ha pensato alla... "finanziaria"! Si punta alla spiritualità come incentivo per la crescita degli investimenti nell'animazione vocazionale, nel progetto culturale della missione, nella formazione di base e permanente. "Ripartire dalla spiritualità per la nostra missione in Italia" - è stato il tema tenuto costantemente presente nei lavori delle varie sessioni.
L'obiettivo è certamente l'Italia, ma si viene da lontano: nella nuova direzione c'è in realtà un concentrato di mondo: dall'Amazzonia del trevigiano p. Carlo e del bergamasco p. Ulisse, alla Colombia del salernitano p. Rosario; dal Congo del bergamasco p. Virginio, al Camerun del sardo p. Alessandro. Lo "zaino" missionario dei membri della direzione è pieno di esperienze e le risorse apprese a contatto con varie culture e popoli sono tutte da sfruttare per l'animazione missionaria in Italia.
La visita del vescovo
Padre Carlo Pozzobon con queste parole riassume la linea che si vuole seguire: "La prima animazione è la nostra testimonianza di vita fraterna. E la seconda? L'accoglienza e l'attenzione che diamo a tutti coloro che incontriamo sulle strade ancora da percorrere, annunciando il vangelo di Cristo".
È stata molto gradita la visita del vescovo di Forlì mons. Lino Pizzi ai saveriani partecipanti al Capitolo, nella mattinata del 9 aprile. Celebrando l'Eucaristia, il vescovo ha incoraggiato la famiglia saveriana, e in particolare la comunità di San Pietro in Vincoli, a essere una spinta per la chiesa di Forlì. Ha molto apprezzato la nostra casa e la sua funzionalità, anche per gli incontri dei gruppi giovanili. Il vescovo ha anche ricordato il discorso e la fotografia del fondatore beato Guido Conforti al convegno eucaristico missionario di Modena nel 1913, e ne ha ammirato lo spirito e lo zelo missionario.