Il mese delle vocazioni
Agosto, qui in Brasile, è da sempre il mese delle vocazioni. Le diocesi, le parrocchie, le comunità si muovono e si sensibilizzano e, con molta creatività e competenza, preparano libretti, sussidi, video e depliant.
Nella struttura consueta di agosto con 4 domeniche (se sono 5 l’ultima è dedicata ai laici leader nelle comunità che fanno parte dei vari consigli parrocchiali, zonali e diocesani) il ritmo è semplice e sempre uguale. La prima è dedicata alla vocazione presbiterale; la seconda alla vocazione matrimoniale e della famiglia; la terza alla vita religiosa e consacrata; la quarta alla vocazione dei laici, sale della terra e luce del mondo, che danno testimonianza del vangelo nella catechesi. In questo schema classico, ogni anno ci si arricchisce di contenuti e messaggi sempre nuovi. Qui in Minas Gerais, proprio ad agosto, celebriamo un mini-ritiro con tutti i chierichetti della nostra parrocchia (circa 110), sottolineando, tra le altre, anche queste vocazioni.
Il 15 agosto, festa di Maria Assunta, è un giorno di vacanza per i ragazzi delle scuole. E l’anno scorso per noi è stato un giorno speciale. Abbiamo proposto una mattinata da trascorrere nel nostro santuario missionario. I chierichetti sono arrivati puntuali; una catechista ha parlato di Maria Madre della Chiesa, prima di una semplice merenda, del rosario missionario e della Santa Messa. Rispetto alle quattro domeniche con i vari temi e contenuti non c’è paragone, ma prima cominciamo a parlare di vocazione e meglio è. Così, anche un mini ritiro con i chierichetti può diventare un momento di grazia, un’esperienza di Dio per imparare a vivere la vita come vocazione e missione. Anche perché, spesso, è proprio nella vita di chierichetto che si comincia a imparare che l’esistenza è un dono, una responsabilità, un impegno, è allegria e missione.