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Il carisma della missione: Tutti, sempre, ovunque

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Tutti facciamoci apostoli, perché tutti lo possiamo e lo dobbiamo nello stato e nella condizione in cui la divina Provvidenza ci ha collocati. (Beato Guido Conforti)


Avevamo camminato per due ore. Si era fatta notte. Il sole non accecava più con il suo tramonto, ma il caldo soffocante continuava a farci sudare. Eravamo quasi alla fine (sfinito!) di una lunga Via Crucis, organizzata dalla comunità cristiana che non bada ai chilometri quando si tratta di pregare meditando la passione. Eravamo partiti in pochi, ma subito si era fatta folla, impossibile da contare.

Arrivati a destinazione, il popolo di Dio cantava con l'entusiasmo dei primi passi. Inutile tentar di entrare nella chiesetta. Vi erano dei gradini; salii per cominciare il breve discorso di conclusione.
Quanta gente! Stavo per iniziare, quando sentii ripetuti strattoni all'orlo del camice. Tirava e ritirava, come si fa con una corda di campana. Mi volto e vedo ondeggiare nell'aria un bicchiere d'acqua.

Un'anziana signora, piccola e ingobbita, mi guardava a fatica dal basso in alto, alzando il braccio tremolante: in mano un bicchiere d'acqua.

" Obrigado meu Deus! - Grazie Signore!"

Un sorso e mi sono rifatto; la gola era proprio secca. Ma più ancora mi sono ristorato il cuore e la gioia era tanta. La vecchietta non poteva fare di più, ma aveva fatto molto. Aveva dato tutto quello che poteva dare. Come la vedova del vangelo che aveva messo nel tesoro del tempio le due monetine, divenute più importanti di ogni "tesoro".

Dice il beato Guido di diventare tutti apostoli: ciascuno come può e nella propria sfera d'azione; ma ognuno può e deve fare la sua parte. Come la mia sconosciuta vecchietta. Conforti aggiungeva "ed ora mettiamoci seriamente all'opera. Si tratta di uno stretto dovere di carità da compiere. Dio ha imposto a tutti di venire in aiuto di coloro che si trovano nel bisogno. Se noi dobbiamo dare un tozzo di pane a chi soffre la fame e un bicchiere d'acqua a un assetato, tanto più dobbiamo muoverci a compassione di coloro che sono privi del pane della vita soprannaturale, del cibo dell'intelletto, che è la verità, e dei beni incomparabili della vita cristiana. In questo appunto consiste l'avvento del regno di Dio, che ogni giorno a lui chiediamo, quando recitiamo la preghiera del Signore”.

In questo mese d'ottobre, nella giornata missionaria mondiale (che Conforti chiedeva al Papa di istituire già dal 1912), nessuno si tiri indietro! Tutti, sempre, ovunque missionari. Magari con un solo bicchier d'acqua!



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