Grest è una parola magica per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie. Vuol dire che è finita la scuola e ci si incontra per approfondire l'amicizia e crescere insieme. Ma che cos'è il Grest?

Un'esperienza cristiana completa

Grest significa GRuppo ESTivo. È la proposta cristiana delle parrocchie di città per un'estate che parli di Dio, di amicizia, di condivisione. Non vuole essere una proposta "escludente", ma "includente" in un'avventura che parte da un dono ricevuto, quello della fede e della vita. In poche parole, è un modo diverso di annunciare l'amore di Dio per ogni persona. Grest è partecipazione alla Messa domenicale, è la preghiera della giornata, è il coinvolgimento delle famiglie.

Gli animatori sono giovani disponibili ed entusiasti. Hanno fatto insieme un impegnativo percorso di formazione per far fruttare al meglio sul campo tutte le loro potenzialità. È importante far sempre presente le difficoltà in modo costruttivo ed esprimere gli aspetti positivi.

È importante che i ragazzi si divertano stando insieme, condividendo le difficoltà e le gioie di un'esperienza gomito a gomito con i propri amici e animatori, e che imparino a crescere con lo stile di Gesù. Il frutto di quest'esperienza è quando i ragazzi che hanno partecipato al Grest arrivano a sentire un po' il dovere di restituire quanto hanno ricevuto, diventando a loro volta animatori. La gratuità, la semplicità, l'essenzialità, la salute del corpo, lo sport, lo svago, la relazione, l'interiorità, la profondità delle relazioni, la serietà e la fatica di portare avanti un'esperienza anche impegnativa, sono obiettivi che devono abitare il cristiano.

La porta della fede

Tutto questo e altro si è proposto anche il Grest della parrocchia di Zelarino: 100 ragazzi, 20 animatori, 10 genitori. Per tre settimane si sono riuniti nel centro "Cardinal Urbani" sotto la sorveglianza benevole e attenta di suor Antonella Reginato, delle suore di Maria Bambina, responsabile della pastorale giovanile, e del parroco don Daniele Memo.

I ragazzi, divisi in quattro squadre senior e quattro junior, si sono divertiti nei diversi giochi: pallone, corda, acqua, musica, danza... Sono stati al mare, a Venezia e al laghetto di Maerne. I nomi delle quattro squadre erano Tatto, Gusto, Vista, Udito.

Linda e Tommy hanno portato i loro amici del Grest a scoprire pregi e difetti dei cinque sensi. Nella fantasiosa Cina, ogni giorno per loro si apriva una misteriosa porta che li immetteva tra persone con doti particolari in uno dei cinque sensi, ma c'era sempre un difetto. Per il gusto i cibi mancavano di sale, per la vista ognuno vedeva a modo suo, per l'olfatto tutti gli odori erano uguali... Ma ai difetti Linda e Tommy riuscivano a mettere rimedio con la loro magia. Si apre infine una porta che dischiude un sesto senso: è la porta della fede, che a tutto dà il vero valore.

Un terreno missionario

Qui l'esperienza non è più fantasia. Nell'orticello adiacente al cortile in cui giocano i ragazzi, nel giugno del 2012 è caduto un seme invisibile, quello della senape che in dodici mesi è diventata una pianta rigogliosa, alta oltre quattro metri con tanti rami. I ragazzi hanno visto ammirati i piccoli semi e la grande pianta e, riascoltando la parabola di Gesù, hanno immaginato e desiderato quel Regno di Dio in cui c'è posto per loro e per tutte le persone del mondo: una sola Famiglia, come diceva spesso san Guido Conforti, fondatore dei saveriani. "Questo terreno continua a essere missionario", aveva affermato don Renato Mazzuia, direttore della Pastorale Giovanile in un'omelia nella nostra chiesa.

I ghiaccioli offerti dai missionari e le fotografie scattate hanno reso l'esperienza indimenticabile.